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PATTERN di INVERSIONE del trend: GUIDA completa per sfruttarli nel trading

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Candlestick (candele) di inversione. Ecco i modelli più noti per anticipare il cambio di direzione del trend

Una delle abilità sulle quali lavorano moltissimo i trader, è quella di anticipare l’inversione di un trend in corso.
Capire quando la direzione dei prezzi sta per cambiare offre un grande vantaggio e consente di amplificare i propri potenziali guadagni.
Ecco perché i PATTERN DI INVERSIONE andrebbero studiati e compresi bene, perché sono il presupposto per fare investimenti in modo efficace.

Guarda ad esempio cosa succede dopo la formazione di un DOPPIO MINIMO: il trend ribassista inverte la rotta, e parte un lunghissimo trend rialzista. Chi è entrato anticipando questa inversione del trend, ha fatto una operazione clamorosamente efficace!

pattern_doppio_minimo_inversione_trend
(fonte grafica: piattaforma di investimento )

Prima di proseguire nel nostro discorso, chiariamo un punto essenziale: l’utilizzo dei pattern candlestick di inversione del trend, presuppone che un trend ci sia. Senza trend in corso, non hanno alcun effetto.

I due tipi di pattern di inversione

Prima di esaminare quali sono i PATTERN di INVERSIONE più usati ed affidabili, dobbiamo anzitutto distinguere due categorie, in base al numero di candele che occorre per formarli.

A) I pattern di PREZZO

La prima categoria riguarda i così detti PATTERN DI PREZZO di INVERSIONE, come “Harami“, “Dark cloud Cover” oppure i “Morning Star ed Evening Star“, giusto per dirne alcuni.

morning-evening-star
(fonte grafica: piattaforma di investimento )

Questi pattern sono formati da poche candele (di solito da 2 a 5) e proprio perché sono così “piccoli” sono molto adatti all’operatività di breve periodo (intraday).
Benché molto efficaci, i PATTERN DI PREZZO hanno il limite che non ci forniscono dei possibili target di prezzo da raggiungere, mentre i PATTERN GRAFICI ci danno anche un possibile obiettivo che potrebbe essere raggiunto.

B) I pattern GRAFICI

La seconda categoria, quella su cui ci focalizzeremo maggiormente da ora in poi, riguarda invece i PATTERN GRAFICI di INVERSIONE, che invece per formarsi richiedono LUNGHE sequenze di candele, anche decine e decine.

Questa figure sono preziosissime per i trader, perché come abbiamo appena detto consentono anche di formulare delle ragionevoli previsioni sull’obiettivo che il prezzo potrebbe raggiungere.

Quali figure grafiche di inversione esistono

Nell’ambito dell’analisi tecnica esistono molteplici pattern grafici di inversione, ma l’esperienza consolidata fa sì che siano soprattutto alcuni di essi quelli più utilizzati. Si tratta di:
1) Doppio Massimo/Minimo
2) Triplo Massimo/Minimo
3) Testa e Spalle
4) Diamante
5) Wolf Wave

Doppio massimo/minimo

Il pattern di inversione doppio massimo/minimo è probabilmente quello che si legge più spesso nelle analisi dei prezzo, e si presenta sostanzialmente così come lo vediamo grazie al broker .

doppio-massimo-doppio-minimo-trading.png

Questa figura si verifica quando un asset raggiunge un certo prezzo per due volte senza però superarlo (al rialzo o ribasso), e poi ridiscende verso la base di partenza.
Un pattern di questo tipo evidenzia la fine della spinta propulsiva del trend, e può segnalare l’imminente inversione.

Per maggiori approfondimenti, anche riguardo alle concrete strategie operative da seguire, rinviamo alla trattazione specifica che abbiamo fatto nell’articolo su doppio massimo e doppio minimo.

Triplo massimo/minimo

Come si può facilmente intuire, questo pattern di inversione è assolutamente simile a quello visto in precedenza, rispetto al quale si può considerare come una versione rafforzata (e per questo meno frequente).

Infatti in questo caso l’asset deve raggiungere un certo prezzo per TRE VOLTE, senza però superarlo (al rialzo o ribasso), e poi ridiscende verso la base di partenza.
Ecco un esempio.

audnzd-triplo-max-1.jpg
(fonte grafica: piattaforma di investimento )

Anche questo pattern evidenzia la fine della spinta propulsiva del trend, e può segnalare l’imminente inversione.
Per maggiori approfondimenti, anche riguardo alle concrete strategie operative da seguire, rinviamo alla trattazione specifica che abbiamo fatto nell’articolo su triplo massimo e triplo minimo.


Testa e spalle (head and shoulders)

Tra i pattern di inversione più noti e intriganti c’è senza dubbio anche il testa e spalle. Esso richiede più tempo degli altri per formarsi, ma al tempo stesso è molto affidabile.
Vediamo come si presenta in un caso concreto.

testa-e-spalle_1bis.png
(fonte grafica: piattaforma di investimento )

Come si può notare, il “testa e spalle” ha una forte somiglianza con il triplo massimo/minimo. Anche in questo caso infatti si generano tre “picchi” oppure tre “valli”, con la differenza che in questo caso il picco/valle centrale è più pronunciato degli altri due che sono ai suoi lati.
Proprio questa caratteristica gli dà quella forma che ricorda una testa che svetta sulle due spalle che le sono ai lati.

Anche a questo pattern abbiamo dedicato una trattazione specifica, con tanto di indicazioni pratiche su come agire a livello operativo. Ti rinviamo quindi alla trattazione specifica sul testa e spalle (head and shoulders).

Altre figure di inversione: Diamante

Quelle viste finora sono senza dubbio le figure di inversione più note. Tuttavia non sono le uniche.
Tra quelle meno famose c’è il PATTERN DIAMANTE.

Questo pattern ha una particolarità molto molto importante: può verificarsi anche durante semplici pause del trend, assumendo così le caratteristiche di una figura di continuazione. In pratica il diamante ha due valenze: se si manifesta durante un forte trend può essere una figura di inversione, se si manifesta durante una pausa di trend, può essere una figura di continuazione.

diamante.jpg

Il diamante può formarsi alla fine di un trend rialzista (Diamond Top) o di un trend ribassista (Diamond Bottom).
La formazione a diamante non sempre si sviluppa in maniera simmetrica. Anzi, frequentemente capita che la seconda parte si prolunghi nel tempo più di quanto non abbia fatto la prima parte.

Affinché si formi occorrono 3 fasi:
1) una iniziale espansione dei prezzi
2) un massimo seguito da un minimo (o viceversa)
3) una fase di contrazione dei prezzi.

IMPORTANTE: la configurazione è completa solo quando avviene il breakout.
Quando si genera il breakout si può entrare a mercato. Per calcolare il PREZZO TARGET basta proiettare l’ampiezza massima della figura a partire dal punto in cui è avvenuto il breakout.
Al pattern DIAMANTE abbiamo dedicato un articolo di approfondimento altrove.


Le Wolfe Wave

Un’altra figura di inversione poco nota è la WOLFE WAVE, che si genera attraverso la successione alternata di massimi e minimi.
Ecco come si può presentare…
wolfe-vawe.jpg
La Wolfe Wave ribassista presenta tre massimi crescenti intervallati da due minimi relativi. Quando si genera un “falso breakout” in corrispondenza dell’ultimo massimo crescente, allora la figura si completa e si apre una posizione ribassista.
Il target si raggiunge quando i prezzi arrivano a “testare” la trendline che si ottiene unendo i punti 1-4.

Il Wolfe Wave rialzista invece presenta 3 minimi decrescenti, intervallati da due massimi relativi. Il range 3-4 deve inoltre essere inferiore al range 1-2.
L’ultimo minimo decrescente tende generalmente a superare la trendline che unisce i precedenti minimi, ed è proprio in questo momento che si completa la figura e quindi si apre una posizione rialzista.
Il target si raggiunge quando i prezzi arrivano a “testare” la trendline che si ottiene unendo i punti 1-4.

Va notata una cosa: se prolunghiamo i lati della figura finché non si incrociano, proprio il punto di intersezione definisce un approssimativo momento nel tempo in cui dovrebbe essere raggiunto il target, ovvero il momento in cui i prezzi incontreranno la trendline che individua il prezzo-obiettivo.

Chi volesse approfondire il discorso, su questo sito troverà un articolo specifico dedicato alle Wolfe Wave.

Buon trading!

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