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SPREAD più BASSI nel FOREX, dove trovarli? Cos’è lo spread e il concetto di pip

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Quali sono i broker spread più bassi? Ecco una guida per minimizzare l'unico vero costo a carico del trader

Una delle richieste più frequenti che vengono fatte dai trader, è dove trovare gli spread più bassi Forex.
Prima di provare a dare risposte a questa domanda, dobbiamo però fare uan premessa.

Se ti sei avvicinato o hai intenzione di avvicinarti al mondo del trading online, uno dei termini con i quali dovrai familiarizzare è senza dubbio “spread”. Altro non è che la differenza tra il prezzo di mercato e quello al quale acquisti/vendi un asset.
Proprio per questo motivo è fondamentale cercare broker con spread bassi, perché per noi trader significa minimizzare i costi del trading.
Più lo spread è ridotto, minore sarà il costo a tuo carico.

Tabella dei broker e spread bassi

Molti aspiranti trader spesso guardano solo al deposito minimo per scegliere il proprio broker, ma invece lo spread praticato è una delle caratteristiche che bisognerebbe guardare con attenzione.
Ne va del tuo potenziale profitto.

Uno spread troppo alto potrebbe addirittura trasformare un’operazione efficace in un’operazione nulla se non addirittura perdente.
Ti tornerà quindi utile la nostra TABELLA che confronta gli SPREAD FISSI.
Eccola qui sotto, e subito dopo troverai un approfondimento del discorso.
In questo modo pensiamo di fornirti un aiuto prezioso nel cercare i broker con spread più bassi in relazione alle tue esigenze.

Lo spread come differenza tra prezzi

Per capire cos’è lo spread, facciamo subito un esempio.
Quando investi in Borsa attraverso la tua banca, quest’ultima agisce in fede per te effettuando ordini di acquisto e di vendita. Per ogni transazione a tuo nome, chiede un compenso (commissioni) spesso sia all’atto dell’acquisto che della vendita di un titolo.

Il meccanismo dello spread invece è diverso.
Questo costo è già incluso nel prezzo dell’asset, come differenza tra prezzo di acquisto (bid) e di vendita (ask). Il che significa che lo conosci subito e inoltre lo paghi una volta.

Guarda qui sotto questa immagine tratta dal broker , uno dei migliori in quanto a spread fissi. Come puoi notare esistono due prezzi distinti: uno di vendita e uno di acquisto. La differenza rappresenta appunto lo spread applicato dal broker.

spread-plus500.jpg

Lo spread e i pips

Nella quasi totalità dei casi, lo spread viene espresso in pips; il pip identifica il minimo movimento legato ad un rapporto di valute.

Detto così pare complicato, per cui ci aiutiamo con un esempio.
Se devi camminare da una stanza ad un’altra, di solito dirai “sono distanti 20 passi”, oppure “sono distanti 5 metri”. In quel momento in pratica definisci che la misura minima per definire la distanza sono i passi o i metri. I “mezzi passi”, oppure i 10 centimetri non li prendi neppure in considerazione.
Ecco, per i pips vale lo stesso. Non esiste il mezzo pip (solo alcuni broker lo prendono in esame, ma sono un’eccezione). Quando la quotazione di un asset si muove, si dirà “si è mossa di 30 pips”…

Come si calcola un pip

Spread e Pips vanno di pari passo. Se un cross valutario passa da 1.5005 a 1.5010 diciamo che si è spostato di 5 pips.
Quanto vale in dollari o euro quel pip, dipende invece dal capitale impiegato in quella operazione (e comunque il calcolo te lo fa il broker calcola in maniera automatica e te lo dice subito).

Esempio:
Se apri una posizione da 10000 euro su un asset con prezzo 1.4490, e questo asset diventa 1.4496 muovendosi cioè di 6 pips, abbiamo che:
0.0006 (cioè la variazione) / 1.4490 (prezzo originario asset)= 0.00041407867
Moltiplichiamo questo valore per il capitale investito (10000) = 4.1407867
Pertanto il valore di 6 pip è 4,14 euro.

Legame tra profitti, pips e spread

Per quello che abbiamo detto finora, dovrebbe esserti logico comprendere una cosa. Più ampio è lo spread, più difficile sarà per te fare profitti.
Se compri a 1.4500 e lo spread è pari a 10 pips, significa che rivendendo a 1.4510 non otterrai un utile, malgrado il prezzo sia cresciuto. Il motivo è che il mio guadagno se lo “mangia” lo spread. Dovrò arrivare almeno a 1.4511 prima di ottenere un guadagno netto (che sarà pari a 1 pip).
Ecco perché minore è lo spread, più facile sarà per te ottenere un utile.
Ed ecco perché conviene scegliere sempre broker spread bassi.

Frazioni di pips

Alcuni broker offrono anche la possibilità di fare trading con prezzi in frazioni di pips. Cioè invece di commerciare su prezzi a 4 cifre, i clienti possono commerciare anche su movimenti di prezzo più piccoli, godendo di conseguenza di quotazioni il più accurate possibile.

Come variano gli spread

Come ti abbiamo già detto, ogni operatore ha una propria politica riguardo agli spread. Ecco perché possono variare sensibilmente da broker a broker, e proprio per questo lo spread offerto deve essere una delle caratteristiche per scegliere il tuo broker.

Spread che cambiano in base ai singoli asset

Un’altra cosa che devi sapere è che non esiste uno spread per qualunque tipo di operazione che fai. Anzi, ogni singolo asset che vuoi negoziare ha un suo spread.

Nel Forex per esempio, ogni coppia di valute ha uno spread differente e le coppie più popolari come EUR/USD o GBP/USD hanno costi nettamente inferiori, proprio perché sono negoziate in volumi così enormi che il broker può accontentarsi anche di guadagnare pochissimo su ogni trade, visto che alla fine sono una montagna.

Spread che cambiano in base al conto

Dal momento che ogni broker ha una propria politica sugli spread, c’è chi decide di variarli a seconda del tipo di conto che viene aperto. Spesso i conti VIP hanno spread molto più bassi del solito, mentre i conti base (quelli da un centinaio di euro per intenderci) hanno gli spread classici, senza “sconto”.

Spread Fissi o Variabili, qual è meglio?

Veniamo a un’altra questione molto importante.
Ti capiterà di imbatterti in intermediari che ti propongono due versioni diverse dello spread (un esempio è , che prevede anche conti a spread zero).

1) lo spread variabile muta nel corso della giornata. Può ad esempio diventare più ampio quando stanno per essere rilanciate delle notizie molto importanti, oppure quando il volume di scambi cresce. Negoziare con spread variabili può essere molto conveniente, ma è anche più rischioso perché non puoi sapere in anticipo quanto pagherai.

2) Lo spread fisso invece non cambia in base alle circostanze, ed è compreso tra lo spread variabile massimo e minimo. Proprio per questo motivo è adatto ai trader meno esperti e a quelli che non amano speculare proprio sulle oscillazioni degli spread.

Non si può dire a prescindere quale sia il migliore, perché tutto dipende dal tuo stile di trading.
E può variare anche a seconda delle circostanze (se si opera con posizioni lunghe e quindi non si conosce la volatilità futura del titolo, oppure se si negoziano valute in genere molto volatili o poco liquide).
Di solito comunque si comincia utilizzando gli spread fissi, che è poi quello che quasi tutti i broker “pre-impostano” per i loro clienti. Una volta preso confidenza con gli strumenti e tutto il resto, si può scegliere a proprio piacimento che spread usare.

Adesso che hai gli strumenti per valutare bene i broker in base agli spread che offrono, puoi tornare a esaminare la nostra TABELLA DEI BROKER A SPREAD FISSI, e scegliere quello più adatto alle tue esigenze.
Buon trading!

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