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Williams Percent Range

WILLIAMS PERCENT RANGE (%R), l’oscillatore perfetto per le divergenze dei trend

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Questo indicatore ci permette di cogliere le fasi di esaurimento di un trend con le zone di ipercomprato e ipervenduto

Uno degli strumenti più noti che troviamo in ogni piattaforma di trading è l’indicatore WILLIAMS PERCENT RANGE (Williams %R), ideato negli anni Settanta da Larry Williams.

Si tratta di un indicatore “leading”, cioè che mira ad anticipare gli eventi per consentirci un efficace ingresso nel mercato.
Per questo motivo è uno degli strumenti che ti invitiamo a comprendere bene.

I valori del Williams Percent Range

Come prima cosa, vediamo come si presenta questo indicatore sulle nostre piattaforme di investimento, sfruttando uno degli operatori più famosi sul mercato, ossia .

williamsR.png

A differenza della maggior parte degli “oscillatori” che variano tra 0 e 100, il William Percent Range (W %R) ha valori che fluttuano fra 0 e -100.

I valori veramente importanti sono altri due, che servono a identificare i livelli di ipercomprato e ipervenduto:
1) La soglia di IPERCOMPRATO viene individuata con valori sopra -20
2) La soglia di IPERVENDUTO con valori sotto -80.

williamsR-ipercomprato-ipervenduto

Non si può fare a meno di notare le somiglianze con l’oscillatore stocastico.
La differenza essenziale è nel modo in cui vengono calcolati.
Infatti nello stocastico si utilizza la differenza tra la chiusura e il minimo dei minimi, mentre per la costruzione del Williams %R si fa riferimento alla differenza tra la chiusura e il massimo dei massimi.


Come si utilizza il Williams %R

Ci sono due modi diversi di utilizzare l’oscillatore William Percent Range.
Il primo sfrutta proprio le zone di iprercomprato e ipervenduto, il secondo sfrutta le “divergenze”.
Cominciamo dal primo metodo…

METODO UNO:
Williams %R e le situazioni di iprecrompato e ipervenduto

Le zone di “ipercomprato” e “ipervenduto” sono aree in cui i prezzi sono andati un po’ “fuori giri” (troppo al rialzo o troppo al ribasso).
Si tratta di situazioni che non possono durare a lungo, e per noi diventano molto importanti soprattutto quando si verificano durante una fase di trend.
Tra poco lo vedremo…

williamsR-ipercomprato-ipervenduto
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Quando l’indicatore è tra -20 e zero (iprecomprato), significa che il prezzo è sui massimi della sua recente fascia di prezzo, e che difficilmente potrà resistere a lungo su quel livello.
A noi interessa soprattutto quando l’IPERCOMPRATO si manifesta DURANTE UN TREND RIBASSISTA, perché significa che il mercato si sta muovendo con troppa foga contro-trend, e difficilmente questo scenario può durare a lungo.
Lo vediamo in un esempio concreto sulla piattaforma di investimento .

williams-percent-range-overbought

Che cosa facciamo?
Quando l’indicatore Williams%R torna al di sotto della zona di IPERCOMPRATO, ci può segnalare una potenziale continuazione della tendenza al ribasso. E infatti nel nostro esempio va proprio così…

Chiaramente lo stesso discorso si opuò fare, al contrario, quando si verifica un IPERVENDUTO durante una fase di TREND RIALZISTA, come adesso ti spieghiamo.

Quando l’indicatore è compreso tra -80 e -100 (ipervenduto), significa che il prezzo è lontano dal massimo del suo intervallo recente, e che difficilmente potrà resistere a lungo su quel livello così basso.
A noi interessa soprattutto quando l’IPERVENDUTO si manifesta DURANTE UN TREND RIALZISTA, perché se l’indicatore riprende a salire ed esce dalla zona di ipervenduto, potrebbe segnalare che la tendenza al rialzo del prezzo sta ricominciando.
Vediamo anche qui un esempio concreto…

williams-percent-range-oversold
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

TUTTO BELLO?
…NON PROPRIO…
Se venisse usato così, nella sua forma più pura, il Williams %R avrebbe il limite di generare molti falsi segnali. Molti riducono questo limite utilizzando anche un altro indicatore tecnico, che serve a confermarci il segnale di mercato del Williasm &R.

A noi però piace adottare un apporccio diverso, che adesso ti spieghiamo…


METODO DUE:
sfruttaRe il Williams Percent Range con le DIVERGENZE

Secondo noi la maggior efficacia del Williams Percent Range si esprime nella sua affidabilità durante le DIVERGENZE rialziste e ribassiste.

Le DIVERGENZE sono quelle situazioni in cui mentre il trend si “migliora” (ovvero se un trend rialzista forma nuovi massimi oppure un trend ribassista forma nuovi minimi), l’indicatore Williams %R invece va al contrario, evidenziando massimi che decrescono (divergenza ribassista) oppure minimi che crescono (divergenza rialzista).

Un esempio vale più delle parole…

williamsR-1.png

Queste divergenze sono molto efficaci per cogliere in anticipo segnali di inversione.
Come vediamo nell’immagine su , il trend dei prezzi continua a salire e forma nuovi massimi.
Nel frattempo però l’indicatore W%R va in ribasso, e questo ci sta dicendo che il trend ha perso la sua spinta. Potrebbe quindi verificarsi presto una inversione.

Quando si manifesta una situazione del genere (divergenza ribassista), possiamo aprire una posizione short/vendita al di sotto della candela che ha confermato la divergenza, posizionando uno stop loss sopra il massimo della candela stessa.

Si tratta di situazioni che non si verificano di frequente, ma quando capitano il nostro Williams Percent Range aumenta le possibilità di chiudere il trade con un potenziale profitto, come accade nell’esempio.

Divergenza rialzista

Nel caso della divergenza rialzista, ci troviamo in una situazione che è esattamente contraria a quella precedente, come possiamo vedere nell’immagine qui sotto.

williamsR-2.png
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

In questo caso l’oscillatore entra in zona di ipervenduto, poi torna al di sopra di tale soglia ma quando vi rientra la volta successiva, l’oscillatore non crea un picco più basso del precedente.
Tutto questo mentre nel mercato invece i prezzi segnano dei minimi decrescenti.
Questa divergenza ci dà un segnale di acquisto.
Buon trading!

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