Malgrado alcuni dati macro dal tenore misto (vendite al dettaglio e produzione industriale), il dollaro continua senza sosta la sua grande ascesa, macinando ancora guadagni importanti e aggiornando diversi massimi pluriennali.
La decisione della FED di dare maggiore sostegno alle imprese e alle famiglie con un pacchetto di stimolo da 1 trilione di dollari ha dato slancio al biglietto verde, avvantaggiato anche dalla debolezza estrema delle altre valute.
Mentre il ha superato quota 100, sui massimi dall’aprile 2017, il cambio scende a quota 1,088 sui livelli di fine febbraio.
Il biglietto verde recupera anche contro lo Yen giapponese () salendo verso quota 108.
Molte altre valute hanno toccato i minimi da diversi anni contro il biglietto verde.
Il cambio ad esempio, scende a 1,18, un valore che non si vedeva dal lontano 1985.
La coppia si è indebolita ulteriormente fin sotto 0,5900, toccando i minimi di 17 anni. Anche il dollaro “kiwi” () precipita contro il collega americano, aggiornando i minimi di 11 anni 0.581.
Infine, segnano nuovi livelli minimi storici contro il biglietto verde sia la corona norvegese (10,83 dollari, ) che il peso messicano () a 24,11.
