Un elemento fondamentale nell’attività di trading è il VOLUME, ovvero la quantità di scambi che avvengono tra gli investitori di un certo asset (un titolo, una coppia di valute, ecc) in un certo intervallo di tempo (minuti, ore, giorni, ecc).
Il volume di scambio è importantissimo, perché in sostanza misura il grado di partecipazione che c’è nel mercato in un dato istante.
VOLUMI TRADING BASSI se c’è poco interesse verso quell’asset.
VOLUMI TRADING ALTI se c’è molto interesse verso quell’asset.
Non sottovalutare questo passaggio, perché tra un po’ ne comprenderai l’importanza…
L’importanza del trading con i volumi
Dal punto di vista operativo, l’importanza dei VOLUMI nel trading è enorme, giacché grazie ad essi è possibile capire (e magari anticipare) le intenzioni degli investitori.
Non è certo un caso se Charles Dow (il padre dell’indice di Borsa USA), disse che il volume è uno degli strumenti migliori per chi vuole investire il proprio denaro.
Come vedremo da qui in avanti, grazie alle informazioni sul flusso dei volumi, è possibile avere un quadro chiaro di ciò che sta accadendo sul mercato, e quindi prendere delle decisioni più corrette.
PS. Tieni a mente ciò che abbiamo detto poco fa: VOLUMI TRADING BASSI se c’è poco interesse verso quell’asset; VOLUMI TRADING ALTI se c’è molto interesse verso quell’asset
Volumi nel trading azionario e nel Forex
Prima di procedere, occorre fare una precisazione.
Nel mercato azionario e in quello valutario (Forex) i volumi hanno un significato e un peso differente.
Il MERCATO AZIONARIO è centralizzato: significa che c’è un organo che svolge il ruolo di garante degli scambi e mette a disposizione degli investitori una infrastruttura per le transazioni, fornendo tutti i dati ad essa inerenti, incluso quelli sui VOLUMI.
Possiamo quindi sapere in ogni momento come si comportano TUTTI i partecipanti al mercato.
Il discorso per il Forex è un po’ diverso, dal momento che parliamo di un mercato OTC.
Infatti IL MERCATO VALUTARIO non è centralizzato, in quanto non esiste un unico luogo fisico in cui gli investitori possono negoziare le valute, come fossimo in Borsa.
Ogni singolo broker è come se fosse un piccolo mercato e sé stante: fa il prezzo e organizza gli scambi (infatti la maggior parte di essi appartiene alla categoria dei market maker). In pratica il forex è una specie di mercato fatto in realtà da tanti piccoli mercati (ovvero i singoli broker).
Questo comporta una conseguenza importante sui volumi nel trading forex. Infatti non potrò mai avere dati ufficiali sui volumi complessivi di TUTTI gli scambi a livello globale, come avviene sui mercati azionari, ma solo quelli relativi al mio SINGOLO broker.
Tuttavia un’idea di come si sta sviluppando il mercato comunque ce la può dare.
Ma c’è anche un’altra cosa da dire…
Il calcolo dei volumi nel Forex è differente e si basa sui tick, ovvero il singolo movimento della quotazione verso l’alto o verso il basso. Se il mercato ha un’elevata attività di trading, il numero di tick al secondo aumenterà, e questo indica un aumento del VOLUME del Forex.
In altre parole, non sapremo mai se ci sono stati 500 o 500.000 ordini in un certo periodo, ma sapremo di quanti tick si è spostato il prezzo. Questo è il volume in tick, che è quello che si applica nel forex.
Da quanto appena detto è chiaro che l’andamento dei volumi nel forex è meno attendibile rispetto a quello che viene rilevato nel mercato azionario. Questo però non vuol dire che sia meno importante e che non vada preso in considerazione. Sarebbe un grosso errore.
Facciamo un esempio: immaginate un aereo che deve atterrare su una pista. Nel caso del mercato azionario quella pista è ben illuminata e con i confini precisi e chiari.
Invece nel caso del Forex la pista è un po’ annebbiata, con i confini non ben delineati e un po’ approssimativi. Tuttavia una pista c’è, ed anche se non è proprio perfetta è comunque molto utile e non è saggio farne a meno.
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L’importanza dei volumi nel trading
Molti trader trascurano l’analisi del volume trading. Non comprendono quanto sia uno strumento potente per via della sua capacità di evidenziare insolite ondate di acquisti o vendite, che se interpretate correttamente ci possono dire cose molto importanti.
Il prezzo di solito passa da periodi di attività a basso volume a periodi di attività con alti volumi.
Avere la capacità di cogliere queste differenze quando si presentano, darà molta più efficacia a qualsiasi strategia di trading.
Come si rappresentano i volumi nel Forex
In un altro articolo (al quale ti rimandiamo) ci siamo occupati dei più affidabili indicatori di volume, qui invece vediamo brevemente come sulle nostre piattaforme vengono illustrati i “Volumi”.
Lo facciamo sfruttando la piattaforma di trading di un famoso broker.
(Fonte grafica broker )
Come si vede, i volumi vengono rappresentati con un grafico a barre.
Il colore di una barra è verde se è più grande della precedente (volume crescente), la barra invece è rossa se il volume è più basso della barra precedente (volume decrescente).
Sottolineiamo che queste barre NON hanno alcun legame con quelle dei prezzi, per cui possiamo avere una barra di volume rossa, anche se sul grafico appare una candela rialzista verde.
Oppure possiamo avere una barra di volume verde mentre magari la candela del prezzo è ribassista.
L’importanza operativa dei volumi
Dal punto di vista operativo, l’analisi dei volumi poggia su due pilastri:
1) LEGAME VOLUME-TREND: i volumi accompagnano sempre i prezzi (salgono nelle fasi rialziste, scendono in quelle ribassiste)
2) CAPACITA’ ANTICIPATORIA DEI VOLUMI: I volumi possono anticipare i movimenti futuri del prezzo.
Adesso andremo a vedere in modo più approfondito questi due pilastri…
A) Il legame Volume-Trend
Il volume può essere un indizio molto forte della tendenza (rialzista o ribassista) del mercato in un certo frangente.
Trend e volumi infatti sono correlati, perché l’aumentare o il diminuire degli scambi conferisce maggiore o minore attendibilità al movimento dei prezzi.
Tuttavia, questo forte legame ha un significato diverso a seconda che il mercato sta attraversando una fase rialzista oppure una fase ribassista.
Adesso te lo spieghiamo utilizzando una immagine concreta tratta dal broker .
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Un TREND RIALZISTA deve essere accompagnato da volumi in crescita. In sostanza se un prezzo sale e aumentano i volumi di scambio, allora la tendenza diventa molto più credibile.
Significa infatti che il mercato sta dimostrando di credere con forza in quel movimento (ricordi quello che abbiamo detto all’inizio? VOLUMI TRADING ALTI significa che c’è molto interesse verso quell’asset).
Come si vede sulla piattaforma , c’è un trend crescente che viene accompagnato da un rialzo dei volumi.
Ciò significa che il trend è molto solido. Infatti, anche se ad un certo punto si verifica una correzione, poi il prezzo riparte ancora verso l’alto e alla fine raggiungerà un livello massimo che non si vede da nessun altra parte sul grafico.
Viceversa, se un trend rialzista ha volumi di scambio bassi o in calo, allora è meno credibile.
Significa infatti che sta diminuendo il numero di investitori che stanno sostenendo questa spinta rialzista. In questo caso dobbiamo allertarci su possibili inversioni ribassiste o ingressi in una fase di trading range.
Spesso accade che la fine di un trend si verifichi con il raggiungimento di nuovi massimi e al tempo stesso bassi volumi, sintomo della debolezza della tendenza in atto.
Vediamo adesso il legame trend-volumi in caso di fase decrescente dei prezzi.
Se il TREND RIBASSISTA presenta anche volumi in ribasso, allora è ritenuto solido perché significa che gli investitori stanno perdendo interesse verso quell’asset (fanno eccezione le fasi iniziali del trend, dove possono esserci prezzi in calo con volumi elevati).
Anche in questo caso ti mostriamo un esempio concreto sulla piattaforma di investimento .
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Osserva la parte destra del grafico. Vedi come i volumi scendono assieme a quel lungo trend discendente? Significa che la tendenza è robusta.
Invece se la tendenza al ribasso presenta volumi costanti o addirittura in aumento, è poco attendibile perché vuol dire che il mercato sta ancora coinvolgendo molti soggetti.
Il ribasso potrebbe quindi essere temporaneo o un semplice assestamento.
I picchi nei volumi
Un’altra importante indicazione che si può ricevere dai volumi riguarda la formazione dei picchi estremi, che spesso indicano una prossima inversione.
In generale questi picchi si verificano quando il prezzo si avvicina a resistenze e supporti.
In questi casi infatti l’interesse degli investitori aumenta, e molti entrano a mercato e partecipano attivamente.
Si genera così l’incremento forte dei volumi, che spesso possono costituire ostacoli significativi per il corso del prezzo, e quindi un indizio di possibile rimbalzo sul supporto/resistenza.
E’ quello che accade nell’esempio qui sotto tratto dalla piattaforma di investimento .
B) Il volume anticipa il prezzo
Molti analisti tengono d’occhio i volumi anche per un altro motivo operativo. Infatti i cambiamenti nei volumi possono essere precursori dei cambiamenti che di lì a poco ci saranno nei prezzi.
Il tipico esempio è nel caso delle divergenze…
Divergenze prezzo-volume
Si parla di divergenza tra volumi e prezzi quando si stanno muovendo in direzioni opposte.
DIVERGENZA RIBASSISTA se all’aumentare delle quotazioni i volumi tendono a diminuire.
DIVERGENZA RIALZISTA se i volumi aumentano mentre i prezzi scendono.
Quando ciò si verifica, ci deve sempre venire il sospetto che in futuro potrebbe avvenire un cambio di tendenza.
E’ ciò che succede in questa immagine tratta dal broker .
Il motivo logico dietro le divergenze è che gli investitori istituzionali accumulano posizioni su un titolo prima ancora che questo si muova verso l’alto.
Gli investitori privati invece se ne accorgono solo dopo un certo tempo, quando il movimento di prezzo è già partito.
Buon trading!