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L’ORO è tornato a marciare forte. Assalto a quota 1900 dollari

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A propiziare la nuova ascesa del gold metal è il timore dell’inflazione, infatti l’oro è considerato riserva di valore

Sembra essere tornata un po’ di vivacità attorno all’oro. Dopo due mesi pesanti, durante i quali la quotazione del metallo prezioso era scesa da 1944 a 1677 dollari l’oncia, sembra esserci di nuovo il vento a soffiare nelle vele (aumento di oltre il 6% a maggio).

L’oro ha recuperato terreno, superando la soglia prima dei 1770, poi dei 1800, e infrangendo il tetto del canale discendente dove si muoveva in precedenza.
Inoltre è finalmente riuscito a salire oltre la media mobile a 200 periodi.

Fonte grafica broker .

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Nelle ultime sette sessioni il prezzo ha continuato a viaggiare al rialzo (la sua serie positiva più lunga da luglio 2020), ed ora si avvicina ai 1.900 l’oncia, tra la debolezza generale del dollaro e il calo dei rendimenti del Tesoro.
Adesso il livello clou è sulla soglia dei 1900. Se dovesse avvenire il breakout, allora si potrebbe sperare in un prossimo futuro di riavvicinarsi anche alla soglia dei 2mila.

A propiziare la nuova ascesa del gold metal è il timore dell’inflazione. L’indice dei prezzi al consumo USA a febbraio era solo dell’1,7%, mentre ad aprile è balzato del 4,2% rispetto a un anno fa (il più netto aumento dal settembre 2008).
Questo fattore è da sempre positivo per il prezzo dell’oro, considerato riserva di valore da parte degli investitori e per questo strumento di copertura.

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