La fase ribassista innescata dalla divergenza prezzo-RSI tra marzo e maggio continua ad essere presente
La fase ribassista innescata dalla divergenza prezzo-RSI tra marzo e maggio continua ad essere presente
Dopo essersi avvicinato alla soglia psicologica di 1900 dollari l’oncia, il prezzo dell’oro è riuscito a risollevarsi dopo i Non Farm Payrolls
Sono cresciute le aspettative di aumenti dei tassi da parte delle banche centrali a maggio
Le incertezze sull’economia globale spingono il prezzo sui massimi di un anno, ossia da quando cominciò la guerra in Ucraina
FED, BCE e le altre dovrebbero mantenere un atteggiamento aggressivo più a lungo di quanto si pensasse
L’oro è molto sensibile alle prospettive dei tassi, poiché più sono elevati e maggiore è il “costo opportunità” di detenere lingotti (che non sono remunerativi)
Il metallo prezioso è spinto dalla prospettiva che la banca centrale americana possa avere un atteggiamento meno aggressivo in politica monetaria
L’oro si trova adesso in prossimità della resistenza a 1.760 $, prima di dare l’assalto ai recenti massimi oltre 1780
Gli investitori gli preferiscono il dollaro come riserva di valore in questo contesto di crescente incertezza economica
Le dichiarazioni di Powell hanno spinto al rialzo il dollaro e i rendimenti dei Treasury rendendo così meno accattivante il lingotto
Il tasso americano di inflazione annuale è salito a un massimo da tre decenni del 6,2%