Ancora un record storico per il prezzo dell’oro, che ha varcato la soglia dei 2800 dollari per oncia, continuando un nuovo impulso rialzista che dura ormai da oltre un mese.
L’ sta correndo soprattutto grazie ai timori innescati da Trump sul commercio globale. Il presidente USA ha annunciato di voler colpire subito Cina, Messico e Canada con delle tariffe sull’export, alimentando così la paura di una guerra commerciale e le prospettive di rallentamento economico.
Questo spinge la corsa al bene rifugio per eccellenza, che diventa più attraente rispetto ad altri investimenti più rischiosi.
Ma c’è anche un altro aspetto che sta sostenendo il rally del metallo prezioso, ossia i forti acquisti di oro fisico da parte della Cina, che sta cercando di diversificare le proprie riserve. La Banca Centrale Cinese ha incrementato le sue riserve auree per oltre 14 mesi consecutivi, consolidando la sua posizione come uno dei maggiori detentori di oro al mondo.
Sempre in tema di banche centrali, la spinta all’oro giunge anche dalle politiche di taglio dei tassi, che rendono l’oro ancora più attraente per gli investitori.
Così il prezzo dell’ continua a correre, tanto che durante questo mese ha realizzato il più grande guadagno dal marzo 2024.
Va aggiunto che ci sono forti segnali che il prezzo dell’oro potrebbe continuare a crescere. Le scorte nei magazzini dei Commodity Exchange statunitensi stanno crescendo,e ciò suggerisce che gli investitori istituzionali stiano rafforzando le loro posizioni in oro, in vista di ulteriori rialzi.