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CCI Forex (Commodity Channel Index), l’oscillatore per anticipare le inversioni del trend

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Cos’è e come funziona il Commodity Channel Index. Strategia per sfruttarlo anche con le divergenze dai prezzi

L’indicatore Commodity Channel Index (CCI forex) è uno di quei preziosi oscillatori che fanno parte della categoria “momentum”. Serve cioè a evidenziare quanto sia forte la spinta dei venditori e dei compratori durante un trend.

Si tratta di una informazione preziosa per i trader, perché se un TREND è forte allora è probabile che proseguirà mentre se un TREND è debole allora potrebbe presto invertire la rotta.

Dal punto di vista grafico, questo oscillatore si presenta così:

cci-1.jpg
(Fonte grafica: piattaforma )

L’andamento del CCI oscilla generalmente tra + 100 e – 100. Quando vengono superate queste due soglie, si parla di livelli di ipercomprato / ipervenduto.
Le implicazioni operative di tutto ciò le vedremo strada facendo.


Come si utilizza il CCI

Ci sono due possibili modi di sfruttare il Commodity Channel Index (CCI Forex) nelle nostre sessioni di trading online.
Vediamo subito il primo…

1) SFRUTTARE I LIVELLI DI IPERCOMPRATO / IPERVENDUTO

Come abbiamo detto, l’indicatore CCI di solito ondeggia tra -100/+100, ma quando supera questi livelli si parla di ipercomprato / ipervenduto.
Situazioni del genere le abbiamo evidenziate nell’immagine qui sotto, sfruttando una nota piattaforma di trading online.

cci_ipercomprato-ipervenduto
(Fonte grafica: piattaforma )

Quando il CCI si trova in queste zone, ci segnala che il trend in corso potrebbe essere in esaurimento.
Quindi in sostanza ci manda un ALLARME se eravamo pronti a entrarci, mentre ci invita a VALUTARE se uscirne nel caso in cui già avevamo una posizione aperta (attenzione: non ci dice che dobbiamo per forza agire, ci invita solo a riflettere se farlo!).

Come si vede chiaramente nell’immagine, il nostro CCI ci manda tantissimi segnali, e per questo motivo chi lo utilizza in questo modo deve assolutamente utilizzarlo in combinazione con altri strumenti, perché il rischio di incappare in falsi segnali è molto elevato.

Altrove ad esempio abbiamo parlato della strategia T-Chaser, che sfrutta media esponenziale, fractals e indicatore CCI.

2) SFRUTTANDO LE DIVERGENZE RISPETTO AI PREZZI

Abbiamo segnali di allerta nel momento si verificano delle divergenze tra l’andamento del CCI Forex e i prezzi, ovvero quando cioè l’indicatore si muove al rialzo mentre i prezzi vanno al ribasso, o viceversa.
In questi casi l’indicatore CCI Forex anticipa – con discreta affidabilità – un possibile cambio di tendenza.

Vediamo questa situazione…

cci-2.jpg
(Fonte grafica: piattaforma )

Come puoi vedere, mentre i prezzi formano nuovi massimi, il nostro CCI Forex imbocca la via della discesa. Una chiara divergenza che preannuncia una possibile inversione di rotta.
E infatti poco dopo i prezzi cominciano a scendere.

PICCOLA ANNOTAZIONE. Ci sarebbe anche un terzo modo di sfruttare il CCI, ma noi non lo condividiamo granché.
Si tratta cioè di entrare long quando il CCI attraversa la linea dello zero passando da valori negativi a positivi, oppure short quando dal territorio positivo passa in quello negativo. Ma è un sistema che produce molti falsi segnali e entrate infruttuose.

APPENDICE – Come si calcola il CCI Forex

Il calcolo del CCI Forex te lo riportiamo solo a titolo accademico, dal momento che sulle nostre piattaforme viene fatto tutto in automatico.

L’indicatore CCI Forex confronta la variazione del prezzo di un asset rispetto alla variazione media che ha avuto negli ultimi N periodi: se questa variazione si discosta da quella solita, si parla di situazioni di “ipercomprato” e “ipervenduto”.

La formula è:
CCI = (TP – SMATP) / (0,015 x deviazione media)

In merito a questa formula possiamo dire che…
1) Il typical price (TP) è (massimo + minimo + chiusura ) / 3
2) SMATP è la media mobile degli ultimi “N” typical price
3) La deviazione Media si fa in 4 fasi:
– Sottrarre la media mobile a N periodi del Typical Price dell’ultimo periodo al Typical Price per ognuno degli “N” periodi passati
– Prendere i valori assoluti di questi numeri
– Sommare i valori assoluti
– Dividere il numero totale per “N” ed in questo modo si ottiene la deviazione media.
4) Infine il valore 0.015 è una costante stabilita da Lambert in modo che quasi sempre il CCI oscilli tra + 100 e – 100.

IMPORTANTE! Una cosa te la dobbiamo evidenziare: se utilizziamo un numero basso di N periodi (sotto 14) il valore del CCI oscillerà parecchio, mentre se lo fissiamo troppo alto (50 o più periodi) sarà molto più stabile, ma con la controindicazione di stazionare troppo tempo in territorio di ipercomprato e ipervenduto.

Conclusioni

Il CCI è uno degli indicatori maggiormente utilizzati dai trader, ma è consigliabile sempre sfruttarlo come segnale di conferma che devono servire a rafforzare le indicazioni di entrata derivanti da altri strumenti.
Buon trading!

Ecco gli indicatori di momentum che dovresti conoscere…

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