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Il dollaro neozelandese (NZD) cerca il rimbalzo sul USD grazie ai dati positivi sul PIL

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PIL neozelandese oltre le aspettative degli analisti. Il cross NZD-USD negli ultimi 90 giorni segna -5.47%

Nell’ultimo trimestre il dollaro neozelandese ha perso rapidamente quota nei confronti del “cugino” americano. Il bilancio degli ultimi 90 giorni segna infatti un pesante -5.47%, con il cross NZDUSD che è scivolato sotto quota 0,70 toccando livelli minimi che non si vedevano dal mese di giugno scorso.

I dati macro diffusi nella serata di ieri potrebbero dare una spinta natalizia alla valuta neozelandese. Il PIL (trimestrale) ha fatto registrare un incremento del 1,1%, migliore sia del dato precedente (0,7%) che di quello atteso dagli analisti (0,9%).
Dati positivi sono arrivati anche dall’indice delle Partite Correnti. Anche in questo caso i report sono migliori sia di quelli passati che di quelli attesi dagli economisti.


Sul Forex, il cross NZDUSD questa mattina tenta la strada di un leggero guadagno, che potrebbe arginare una fase calante che dura da diverso tempo.
Va ricordato che il dollaro neozelandese è stato interessato nel corso del 2016 da ripetuti tagli sui tassi di interesse da parte della Reserve Bank of New Zeland (nella primavera 2015 erano a 3,50%, oggi sono a 1,75%), al fine di impedire la crescita eccessiva della propria valuta, come è accaduto nella prima parte dell’anno (nel primo semestre è stato del 5%).

Adesso però che il dollaro ha ripreso vigore (dopo l’elezione di Trump) e che la Fed ha proceduto al rialzo dei tassi di 25 punti base, il cambio NZDUSD sta vivendo un ribasso significativo. La prossima riunione della RNBZ è prevista a febbraio 2017 e chissà se non ci sarà un ritocco al rialzo dei tassi dopo una serie di ribassi.

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