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La Bank of Japan conferma gli stimoli e taglia il target sull’inflazione. Yen ancora debole

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L'obiettivo 2% non potrà essere raggiunto entro i termini previsti e così l'istituto centrale lo rinvia a marzo 2018

Al termine della due giorni del comitato di politica monetaria, la Bank of Japan conferma la sua politica di sostegno all’economia, ma prende atto l’obiettivo inflazione al 2% non potrà essere raggiunto entro i termini previsti (marzo 2017) e così lo rinvia a marzo 2018.
Niente di nuovo nella sostanza, visto che questa evoluzione era già stata annunciata dal governatore Kuroda (il cui mandato scade ad aprile 2018). La modifica della previsione sull’inflazione era stata attesa dopo che i prezzi al consumo hanno registrato nel Paese del Sol Levante una variazione negativa per 7 mesi di fila.

Le prospettive dell’economia nipponica rimangono ancora incerte, e la banca centrale giapponese ha confermato un tasso di interesse negativo a -0,10%, nonché il programma di acquisti di asset per 80 mila miliardi di yen. Viene confermata anche la nuova modalità di questi acquisti di titoli, che serviranno a controllare la curva dei rendimenti e tenere il tasso del titolo decennale a zero, annunciando la preferenza all’acquisto dei titoli a più lungo termine.

Dopo la pubblicazione dei comunicati della Bank of Japan, nel Forex market lo yen si era rafforzato leggermente, ma nel corso della mattinata la valuta nipponica è andare indebolendosi sia contro il dollaro (cross a 104,96, +0,13%), sia nei confronti di euro (cross a +0,14%) e sterlina (cross a +0,2%).

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