Con un voto non unanime (7-1) la Banca del Giappone ha lasciato invariato il costo del denaro a -0,1%, mantenendo inoltre l’obiettivo per il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni intorno allo 0%.
La banca centrale continuerà inoltre ad acquistare fondi negoziati in borsa a un ritmo annuale di 12 trilioni di yen (116 miliardi di dollari) come parte del suo massiccio programma di acquisto di asset.
Nel corso del 2020 l’istituto centrale ha allentato due volte la politica monetaria senza però ritoccare i tassi di interesse.
Nel rapporto trimestrale sulle prospettive economiche, la BoJ ha rivisto al rialzo la crescita del PIL per il prossimo anno fiscale (+3,9% da una stima del 3,6% fatta ad ottobre), grazie agli effetti delle misure del governo per contrastare l’impatto del COVID.
Le previsioni economiche per l’anno fiscale in corso sono state poco modificate (-5,5% contro -5,6% fatte a ottobre).
La previsione sull’inflazione rimane molto debole, e la BoJ ha ribadito che non esiterebbe ad adottare ulteriori misure di allentamento, se necessario.
Sul fronte valutario, lo Yen giapponese guadagna terreno contro il dollaro, con il cross USDJPY che si muove nella “bandiera” dopo aver toccato un paio di settimane fa i minimi di 10 mesi (fonte grafica ).
Il biglietto verde ha ripreso a indebolirsi dopo l’insediamento ufficiale del presidente Biden, ma soprattutto dopo che Janet Yellen ha sostenuto un pacchetto di sgravi fiscali su vasta scala per rinvigorire l’economia degli Stati Uniti devastata dalla pandemia.
