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La Banca centrale Cinese conferma ancora i tassi. USD-CNH sotto 6,50

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L’istituto centrale ha inoltre immesso 280 miliardi di CNY nel mercato tramite pronti contro termine attivi a sette giorni

Per il nono mese consecutivo, la Banca popolare cinese (PBoC) ha lasciato i tassi di interesse stabili al 3,85% (LPR). Una mossa largamente attesa dagli analisti. Nel 2020 l’istituto centrale ha fatto tagli per 30 punti base.
E’ rimasto invariato anche il tasso primario su quinquennio è rimasto al 4,65% (nell’ultimo anno è stato ridotto di 15 punti base con due tagli).
L’istituto centrale ha inoltre immesso 280 miliardi di CNY nel mercato tramite pronti contro termine attivi a sette giorni a un tasso di interesse del 2,2% (immissione di liquidità netta di 278 miliardi), al fine di mantenere una liquidità ragionevole e sufficiente del sistema bancario.

L’economia cinese continua a riprendersi dalla flessione causata dal COVID-19.
Gli investimenti diretti esteri sono aumentati del 6,2% su base annua fino a raggiungere un livello record di 999,98 miliardi di CNY o 144,37 miliardi di USD nel 2020. Il ministero del Commercio cinese ha affermato che il paese è riuscito così a raggiungere il suo obiettivo di stabilizzare gli investimenti esteri.

Nel frattempo lo yuan cinese è tornato a rafforzarsi contro il dollaro ( sotto 6,50), anche perché il biglietto verde si è indebolito dopo per le parole di Janet Yellen riguardo alla necessità di sostenere l’economia degli Stati Uniti, devastata dalla pandemia COVID-19.

Sul fronte della pandemia, Pechino ha dichiarato mercoledì che indagherà su tutte le persone che sono entrate nella città dall’estero dal 10 dicembre dopo aver segnalato il più alto aumento giornaliero di casi di COVID-19 in oltre tre settimane.

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