I dati sul commercio in Cina sono solidi, e suggeriscono che l’economia cinese può raggiungere l’obiettivo ufficiale di crescita annuale. Tuttavia la domanda interna continua a essere debole, e ciò tiene sull’allerta i mercati e frena lo slancio dello Yuan.
A novembre le esportazioni cinesi sono aumentate del 5,9% su base annua, meglio delle aspettative. La ripresa dell’export è stata favorita dall’aumento verso mercati non statunitensi, nel contesto degli sforzi del governo per diversificare le destinazioni di esportazione da quando Trump ha cominciato la battaglia commerciale. Nel frattempo le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si stanno allentando.
Tuttavia le importazioni sono aumentate solo dell’1,9%, meno del previsto, mettendo in evidenza una domanda interna ancora debole. Il surplus commerciale cinese è cresciuto pi del previsto, segnando peraltro il più grande surplus da giugno.
Questo dato suggerisce che la Cina rimane sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo ufficiale di crescita annua di circa il 5%.
Nel frattempo, il Politburo ha nuovamente segnalato piani per stimolare la domanda interna affinché sia “il principale motore” della crescita, mantenendo al contempo una politica fiscale “più proattiva” e una posizione monetaria “moderatamente lasca“. Queste dichiarazioni arrivano prima del Central Economic Work Conference, dove saranno fissati gli obiettivi chiave di politica per il prossimo anno.
Sul mercato valutario, lo yuan offshore si è stabilizzato intorno a 7,07 per dollaro (), con il sentiment di mercato che rimane cauto in un contesto di forte domanda estera e debole attività interna.
Gli investitori si stanno muovendo con prudenza anche perché questa settimana ci sarà la riunione della FED.

















