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Dollaro Australia AUD

Dati macro deboli e dollaro forte, l’AUDUSD fa di nuovo marcia indietro

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L’indice della fiducia dei consumatori segna la contrazione più marcata da aprile

La ripresa del dollaro australiano è durata poco. L’aussie infatti è tornato a cedere terreno rispetto al biglietto verde americano, dopo una serie di dati macro deludenti e per via di una ripresa dell’USD.

L’indice della fiducia dei consumatori del Westpac-Melbourne Institute è sceso del 3,5% su base mensile a 92,1 a ottobre, segnando la contrazione più marcata da aprile e riflettendo le crescenti preoccupazioni delle famiglie per l’inflazione persistente.
Inoltre l’ANZ-Indeed Australian Job Ads è sceso del 3,3% a settembre – il terzo calo mensile consecutivo e il più netto da febbraio 2024 – alimentando le preoccupazioni sulle prospettive del mercato del lavoro.


Settimana scorsa la Reserve Bank ha deciso di mantenere i tassi stabili, avvertendo che l’inflazione potrebbe rimanere elevata nei prossimi trimestri, escludendo potenzialmente un ulteriore allentamento. Tuttavia i futures valutano ancora al 40% circa la possibilità di un taglio di 25 punti base in occasione del meeting che ci sarà a novembre (sebbene in calo rispetto alle aspettative del mese precedente). Gli investitori attendono ora i commenti dei funzionari della RBA e la pubblicazione delle aspettative di inflazione al consumo per ottobre per ulteriori spunti politici.


Il cambio è tornato così a scivolare sotto quota 0,66, dopo che nei giorni scorsi era rimbalzato sulla media mobile a 50 periodi, che agisce come supporto.
Nel frattempo il rendimento dei titoli di Stato australiani a 10 anni è salito a circa il 4,41%, toccando un massimo di quasi cinque settimane.

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