Chiudono un’altra giornata positiva i listini azionari del Vecchio Continente, nonostante l’escalation sul fronte commerciale. Donald Trump ha annunciato che a partire da inizio agosto scatteranno dazi del 50% sul rame, e intende imporre tariffe del 200% anche sui prodotti farmaceutici. Tuttavia, gli investitori sembrano essere convinti che si troverà un accordo con l’UE prima di quella scadenza.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude la giornata guadagnando l’1,6% a 40.821 punti, tornando sui massimi dal 2007.
Bene anche gli altri indici europei: crescono infatti il tedesco (+1,3%), il Cac40 francese (+1,4%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,2%). Fuori dalla regione è più tiepido il di Londra, +0,18%.
Wall Street si muove cauta. Lo segna +0,35%, il +0,24% mentre il +0,68%.
In vetta al principale listino milanese troviamo Azimut +5,76% (dopo i dati sulla raccolta superiori alle attese), +4,59% (salita al 20% di Commerzbank), Intesa +2,63%, Prysmian +2,58%. Bene anche Banco Bpm (+2,29%).
Dall’altro lato del listino, il rischio dazi affondo Stm -2,27% e i titoli della salute come Amplifon, -0,7%.
