Si è chiusa una giornata sottotono per i listini del Vecchio Continente, che sembrano dare meno peso alle tensioni in Medioriente e si concentrato su dazi e da questioni economiche.
Gli investitori valutano anche le nuove parole del presidente della Fed Jerome Powell, che parla di rischio elevato che i dazi dell’amministrazione Trump possano causare un’inflazione più persistente.
A Piazza Affari l’indice termina in ribasso dello 0,4% a quota 39.319 punti.
Nel resto del Vecchio Continente perde terreno soprattutto l’Ibex35 spagnolo (-1,6%), dopo la minaccia di Trump di raddoppiargli i dazi visto le perplessità spagnole ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL, cosa concordata dai paesi NATO.
Sono deboli anche il Cac40 francese (-0,8%) e il tedesco (-0,6%), il FTSE di Londra segna -0,46%, Amsterdam -0,71%.
Wall Street a tinte miste. Lo segna -0,05%, il -0,39% mentre il +0,19%.
Sul paniere principale di Piazza Affari spicca Stellantis, +3,09%, dopo i segnali di inversione di tendenza dei risultati della casa automobilistica.
Positiva anche Leonardo, +2,69%, grazie alla prospettiva di nuovi forti spese per la difesa. Denaro su Ferrari, +del 2,21%.
Bilancio positivo per Telecom Italia, che vanta un progresso dell’1,61%, e Pirelli +0,96%.
I ribassi riguardano soprattutto Stm-1,9%, Recordati -1,75%, Buzzi -1,65%.