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La tensione in Medioriente spaventa le Borse. Milano -1,28%

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Pioggia di segni rossi anche nel resto d’Europa e a Wall Street

Chiudono in rosso le principali Borse europee nell’ultima seduta della settimana. A preoccupare i mercati sono i timori di escalation delle tensioni in Medio Oriente, dopo l’attacco israeliano ai siti nuclearei dell’Iran. In un clima di incertezza gli investitori si sono allontanati dall’equity e sono andati verso l’oro, bene rifugio per eccellenza. Tra i segnali di paura dei mercati, l’indice di volatilità VIX è balzato del 17%, tornando ai livelli più elevati da fine maggio.


A Piazza Affari l’indice ha chiuso la seduta di venerdì con una perdita dell’1,28%, chiudendo a 39.438,75 punti.
Sono negativi anche gli altri indici del Vecchio continente: il Cac40 francese segna -1,04%, il tedesco -1,05% e l’Ibex35 spagnolo -1,23%. Chiude negativo anche il FTSE100 di Londra -0,36%. 
In rosso anche Wall Street. Lo segna -1,13%, il -1,79% mentre il -1,30%.


Sul paniere principale di Piazza Affari i titoli energetici e utilities sono gli unici in positivo. Avanzano Eni (+1,04%), Italgas (+1,09%), A2a (+0,90%). Anche Leonardo (+0,43%), principale titolo della difesa, chiude positivo. 
Giornata negativa per quasi tutti i titoli italiani. Tra i peggiori ci sono Nexi (-4,93%), Campari (-3,40%), Stellantis (-3,39%), Azimut (-3,20%) e Amplifon (-3,14%). 
Male le banche: Popolare di Sondrio (-2,45%), Bper (-1,28%), Mediobanca (-1,67%).

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