Giornata a tinte miste per le borse europee, alla vigilia della riunione di politica monetaria della BCE (che dovrebbe tagliare i tassi d’interesse nuovamente dello 0,25%) e nel giorno in cui entrano in vigore dei dazi del 50% su acciaio e alluminio. Intanto sono partiti i colloqui tra Usa e UE, a Parigi, che hanno dato un po’ di ottimismo dal momento che, secondo le ultime notizie, procedono velocemente.
Con così tanta carne a cuocere, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude praticamente sulla parità (+0,02%) a quota 40.080 punti.
Andamento misto per il resto degli indici europei. Salgono il Cac40 francese (+0,5%) e il tedesco (+0,7%), scende l’Ibex35 spagnolo (-0,2%). Crescono Amsterdam +0,4% e il di Londra +0,13%.
Wall Street viaggia poco sopra la parità. Lo segna +0,21%, il +0,12% mentre il +0,32%.
Sul paniere principale corre Stm (+11,2%), spinta dalle indiscrezioni sulla possibilità di una riassetto societario da parte di Italia e Francia.
Acquisti su Campari, +6,37% , in scia al balzo di Remy Cointreau (+4,01%) a Parigi.
Bene anche Saipem, +2,27% e Prysmian, che cresce del 2,19%.
Le vendite colpiscono i titoli bancari, che vedono nei tassi più contenuti un’erosione dei loro profitti. Male soprattutto Banca MPS, -3,35%. Scivola Mediobanca, -2,61%. Rosso anche per (-1,21%) e Banco Bpm (-0,29%). In rosso anche Leonardo, che evidenzia un deciso ribasso del 2,46%.

















