Si chiude a tinte miste la giornata dei listini azionari europei, che pure avevano cominciato la seduta con forti rialzi, dopo i conti record di Nvidia e lo stop temporaneo ai dazi americani da parte di un tribunale Usa. Si tratta di una prima sconfitta per Trump, anche se si preannuncia una battaglia legale. Quel che è certo è che sui negoziati in corso per il commercio entra in scena una nuova variabile, che non fa che aumentare i dubbi e le incertezze.
A Milano l’indice termina la seduta in marginale ribasso (-0,36%) a 39.982 punti.
Vanno in discesa anche il tedesco (-0,3%) e il Cac40 francese (-0,1%), mentre strappa un leggero rialzo l’Ibex35 spagnolo (+0,1%). Amsterdam e il FTSE100 di Londra sono piatti.
Cauto invece l’andamento a Wall Street. Lo segna +0,17%, il -0,21% mentre il +0,20%.
Sul paniere principale di Piazza Affari spicca Unipol (+1,01%) che avanza insieme alle controllate Bper (+0,16%) e Popolare di Sondrio (+0,6%).
La trimestrale di Nvidia spinge Stm +0,83%. Bene anche Amplifon. Nel settore bancario sale Mps +0,56%, mentre Unicredit arretra dello 0,88%.
Nell’automotive salgono Pirelli e Stellantis +0,58. Bene Amplifon +1,13%.
In coda al , invece, Leonardo, Buzzi, Prysmian e Generali.

















