Terminano in ordine sparso le principali Borse europee, dopo una seduta che ha rispecchiato l’andamento dell’intero mese di aprile, all’insegna della volatilità. A frenare lo slancio di inizio giornata è stato il dato sul Pil Usa, in frenata per la prima volta dal 2022. Inoltre l’inflazione Pce è passata dal +2,4% al +3,6% nel primo trimestre e in particolare il dato “core” è salito al 3,5%.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib termina con un calo dello 0,7% a 37.604 punti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Campari (+3,96%), grazie alle notizie sulla ripresa del consumo degli alcolici sul mercato Usa.
Bene anche Recordati (+3,39%), A2A (+1,91%) e Leonardo (+1,33%).
La prospettiva di tagli dei tassi di interesse penalizza le banche: -2,82%, Mps -2,77%, Mediobanca -2,1%, Banco Bpm -1,86%, -1,54%, Bper -1,71%, Pop di Sondrio -1,21%, Banca Mediolanum -1,2%.
Stellantis perde l’1,94%, nonostante un avvio forte dopo la trimestrale in linea con le attese.
Segno meno anche per Stm -1,63%.
Nel resto del continente, sale il tedesco (+0,16%) e il Cac40 francese (+0,5%), in ribasso l’Ibex35 spagnolo (-0,6%). Chiude positivo il di Londra +0,16%, come pure Amsterdam +0,36%.
Wall Street procede in ribasso. Lo segna -0,95%, il -0,61% mentre il -1,37%.

















