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Canada, la BoC ferma il ciclo dei tagli. USDCAD aggiorna il minimo di 5 mesi

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Secondo l’istituto centrale l’incertezza è troppo elevata e bisogna procedere con cautela sui fronte dei tassi di interesse

Nessuna sorpresa dalla riunione di politica monetaria della Bank of Canada, che ha deciso di lasciare il tasso di interesse di riferimento al 2,75%, come previsto. Si tratta della prima pausa nel ciclo di allentamento che durava da ben sette riunioni consecutive, durante il quale la BoC ha effettuato tagli per un totale del 2,25%.

Il motivo di questa cautela è la forte incertezza che caratterizza lo scenario economico attuale, perché l’approccio di Trump con i dazi cambia di continuo, rendendo difficile immaginare cosa potrebbe succedere in futuro.


Se gli Stati Uniti dovessero limitare la portata dei dazi sul Canada, la BoC prevede che la crescita si indebolirà temporaneamente e l’inflazione si manterrà vicino all’obiettivo del 2%. Se gli Stati Uniti dovessero procedere con una guerra commerciale a tutto campo con Canada e Cina, la BoC ha scritto una recessione quest’anno e un’inflazione intorno al 3%.

Sul mercato valutario intento il dollaro canadese continua a rafforzarsi. Il cambio ha aggiornato il minimo di cinque mesi sotto quota 1,39.


La traiettoria è dovuta soprattutto alla debolezza del biglietto verde americano, perché le tensioni commerciali hanno intensificato le paure della recessione e alimentato i deflussi dai Treasuries e dagli asset denominati in dollari. Il , che traccia il valore del biglietto verde rispetto alle sei principali valute, scende quasi a 99,5.
Intanto il rendimento delle obbligazioni governative a 10 anni del Canada è salito al di sopra del 3,15% (dopo aver toccato di recente il massimo di undici settimane a 3,27%).

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