Continua senza sosta il calo del dollaro sul mercato valutario, nonostante la tregua di Trump sul fronte dei dazi. Tra gli investitori si è scatenato il panico sugli asset a stelle e strisce, anche perché sia Cina che Unione Europea fanno capire che sono pronte allo scontro.
La Cina intende rispondere all’aumento al 145% dei dazi di Trump, spingendosi fino al 125% sui sui beni Usa (dall’84%). Inoltre Pechino sta cercando una sponda nell’Unione europea, che dal canto suo minaccia dazi sulle big tech a stelle e strisce, se i colloqui con Trump non daranno buoni frutti.
Il clima resta quindi tesissimo e, nonostante i tentativi di rassicurazione di Trump (“Stiamo facendo bene, ci sono dei costi di transizione ma alla fine andrà tutto bene“), i mercati temono che l’economia americana possa scivolare in recessione e intanto perdono fiducia nei titoli di Stato statunitensi, trattati come un asset non più sicuro.
Il rendimento dei Treasuries a 10 anni è salito al 4.5%, il livello più alto da metà febbraio, e sono sulla buona strada per salire di oltre 50 pb questa settimana, segnando il sell-off settimanale più brusco nel mercato obbligazionario statunitense da settembre 2019.
Come se non bastasse, ad aggiungere altre nubi su questo scenario cupo sono i dati macro: il sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan è crollato ad aprile al livello più basso dal 2022, mentre le aspettative di inflazione a un anno sono salite a livelli che non si vedevano dal 1981.
Il è sceso sotto la soglia di 1,00 per la prima volta in quasi tre anni, e anche sotto l’aspetto tecnico lo scenario è preoccupante, visto che la Ema50 sta tagliando al ribasso la Em200 (evento che normalmente invia un messaggio ribassista al mercato),
Il biglietto verde si è indebolito soprattutto contro l’euro ( a 1,13 sui massimi da febbraio 2022) e lo yen ( sui massimi di 6 mesi), ed è sceso al minimo di 14 anni contro il franco svizzero ().
A livello settimanale, il dollaro è sceso del 2% finora, sulla buona strada per il suo più grande calo settimanale dal novembre 2022.