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Dollaro ancora in picchiata. Index sotto 100, sui minimi dal 2022

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Trump dice “Va tutto bene” ma gli investitori scappano dagli asset statunitensi. Il franco si rafforza sui massimi di 14 anni

Continua senza sosta il calo del dollaro sul mercato valutario, nonostante la tregua di Trump sul fronte dei dazi. Tra gli investitori si è scatenato il panico sugli asset a stelle e strisce, anche perché sia Cina che Unione Europea fanno capire che sono pronte allo scontro.

La Cina intende rispondere all’aumento al 145% dei dazi di Trump, spingendosi fino al 125% sui sui beni Usa (dall’84%). Inoltre Pechino sta cercando una sponda nell’Unione europea, che dal canto suo minaccia dazi sulle big tech a stelle e strisce, se i colloqui con Trump non daranno buoni frutti.


Il clima resta quindi tesissimo e, nonostante i tentativi di rassicurazione di Trump (“Stiamo facendo bene, ci sono dei costi di transizione ma alla fine andrà tutto bene“), i mercati temono che l’economia americana possa scivolare in recessione e intanto perdono fiducia nei titoli di Stato statunitensi, trattati come un asset non più sicuro.
Il rendimento dei Treasuries a 10 anni è salito al 4.5%, il livello più alto da metà febbraio, e sono sulla buona strada per salire di oltre 50 pb questa settimana, segnando il sell-off settimanale più brusco nel mercato obbligazionario statunitense da settembre 2019.


Come se non bastasse, ad aggiungere altre nubi su questo scenario cupo sono i dati macro: il sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan è crollato ad aprile al livello più basso dal 2022, mentre le aspettative di inflazione a un anno sono salite a livelli che non si vedevano dal 1981.


Il è sceso sotto la soglia di 1,00 per la prima volta in quasi tre anni, e anche sotto l’aspetto tecnico lo scenario è preoccupante, visto che la Ema50 sta tagliando al ribasso la Em200 (evento che normalmente invia un messaggio ribassista al mercato),
Il biglietto verde si è indebolito soprattutto contro l’euro ( a 1,13 sui massimi da febbraio 2022) e lo yen ( sui massimi di 6 mesi), ed è sceso al minimo di 14 anni contro il franco svizzero ().
A livello settimanale, il dollaro è sceso del 2% finora, sulla buona strada per il suo più grande calo settimanale dal novembre 2022.

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