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Dollaro canadese CAD

Canada, preoccupazioni sul fronte interno ed estero ma l’USDCAD resiste a 1,42

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Il rapporto tra le due valute di recente ha raggiunto il minimo di 4 mesi a 1,41

Riparte con una giornata volatile e nervosa la settimana sui mercati valutari. La richiesta di beni rifugio spinge il dollaro USD che va in recupero dopo il crollo della scorsa settimana. Tra le valute che hanno resistito alla ripresa del biglietto verde c’è il dollaro canadese.

Il cambio infatti resta verso quota 1,42, dopo che nei giorni scorsi aveva raggiunto il minimo di 4 mesi a 1,41. Il rapporto tra le due valute è rimbalzato in prossimità della Ema200 e continua ad oscillare attorno alla media mobile a 50 periodi, come sta accadendo da febbraio.


Nonostante la lieve variazione di oggi, il dollaro canadese è comunque sotto pressione tra le crescenti aspettative che la Bank of Canada (BoC) possa continuare a ridurre i tassi di interesse, le incertezze commerciali esterne in aumento e segnali di fragilità economica interna.

C’è preoccupazione per il forte calo dei prezzi del greggio (scesi al minimo di quattro anni), dal momento che il valore del Loonie è molto legato al petrolio che rimane un’esportazione chiave per il Canada. Contemporaneamente, le crescenti tensioni commerciali innescate da Trump e le ritorsioni della Cina hanno intensificato i timori di una recessione globale. Il Canada teme soprattutto le ripercussioni sul settore auto, acciaio e alluminio.


Sul fronte interno, i dati hanno mostrato che l’occupazione è calata a marzo mentre è cresciuta la disoccupazione. Un tale scenario rafforza la necessità di un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della BoC.

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