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Cina, la PBoC congela i tassi. Lo Yuan corre ancora: USD-CNH sui minimi di 18 mesi

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La valuta cinese ha registrato un rally da metà maggio, dopo i segnali di una forte ripresa economica dalla crisi pandemica

Nessuna novità particolare dalla Cina. La Banca popolare cinese (PBoC) ha mantenuto inalterati i tassi di interesse di riferimento per il sesto mese consecutivo. Il Loan Prime Rate (LPR) è rimasto invariato al 3,85%, dopo i due tagli effettuati quest’anno, mentre il quinquennale è rimasto al 4,65%.

I recenti dati economici recenti hanno confermato che l’economia cinese si sta risollevando dalla crisi pandemica. Note liete infatti arrivano sia dalla crescita che dalle vendite al dettaglio che dalla produzione industriale. Questo ha fatto anticipare a Pechino che la seconda economia del mondo sarà uno dei pochi paesi asiatici a registrare una crescita nel 2020.
La scorsa settimana, la Banca popolare cinese (PBoC) ha riferito che gli investimenti diretti esteri (IDE) dall’inizio dell’anno sono aumentati del 5,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

I progressi dell’economia cinese si riflettono sullo Yuan. La valuta del Dragone si sta rafforzando ancora, tanto da ritoccare i massimi di 18 mesi sul dollaro.
Il cambio è infatti sceso sotto 6.67, mai così basso da luglio del 2018.
Attualmente il cambio sta affrontando una solidissima zona di supporto, già testata diverse volte in questi 18 mesi (fonte grafica broker )

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La valuta cinese ha registrato un rally da metà maggio, perché gli investitori si affrettano ad acquistare attività e debito cinesi tra i segnali di una ripresa economica più rapida e sostenuta.
La Banca popolare cinese ha già tentato di abbassare il costo della vendita allo scoperto della valuta allo scopo di arginare il rally, abbassando il coefficiente di riserva di rischio per gli scambi a termine FX allo 0%.

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