Si chiude con una seduta incolore la settimana delle borse europee, che sorridono alla notizia che i dazi di Trump entreranno in vigore non prima di aprile, anche se persistono le preoccupazioni per la guerra commerciale. Intanto si apre uno spiraglio di pace in Ucraina.
A Piazza Affari, l’indice termina poco con un lieve progresso (+0,18%) a 37.977,59 punti.
Sul listino principale brilla Leonardo (+3,6%), perché nonostante la prospettiva di pace in Ucraina, molti Paesi investono nella difesa.
Avanzano decisi anche Iveco (+2,8%) e Buzzi (+2,6%)
Bancari a tinte miste. Riprende quota Unicredit +1,57% e avanza anche Banco Bpm +0,71%, ma scivolano Mps -0,16% e Mediobanca (-0,21%).
Piccolo passo in avanti per Unipol +0,66% dopo la trimestrale.
Il titolo peggiore del giorno è però Interpump (-16,3%), che crolla a causa dell’outlook debole, nonostante i risultati in linea con le stime.
Giornata pessima anche per Telecom Italia (-7,59%), che subisce le prese di profitto e paga anche i tempi lunghi per il possibile ingresso di Poste (-0,51%) nell’azionario.
Nel resto d’Europa scende il tedesco (-0,44%) dopo aver aggiornato ancora i suoi massimi di sempre. Salgono invece il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,2%). Il FTSE100 di Londra perde lo 0,4%, Amsterdam è incolore.
Wall Street è incerta. Lo segna -0,07%, il -0,25% mentre il -0,01%.

















