Le rinnovate speranze di un accordo tra i politici statunitensi per un pacchetto di stimoli, alimenta la voglia di rischio dei mercati, dando slancio alle borse e penalizzando il dollaro USD (nella sua veste di rifugio). Trump ha fatto dietrofront rispetto alla volontà di interrompere i negoziati con i democratici, dichiarando che i colloqui con il Congresso sono ripresi.
A dare slancio ai mercati c’è anche la convinzione che una vittoria di Biden sarà netta. Questo spegne i rischi che Trump possa aprire a contestazioni del risultato affidandosi alla Corte Suprema (col conseguente paralisi per la politica a stelle e strisce).
Il , che misura il dollaro rispetto a un pacchetto dei suoi principali rivali, rimane sotto pressione nell’area 93,20, sui minimi di due settimane.
L’indice ha quasi completamente ripercorso l’impulso rialzista visto a metà settembre, e potrebbe anche estendere il ribasso in caso di violazione della media mobile a 50 giorni.
Intanto l’ torna oltre 1,18, nonostante i dati economici misti dalle diverse economie della zona euro e la recrudescenza dei casi di coronavirus in tutta Europa.
Finora l’aumento dei contagi – che potrebbe comportare nuovi lockdown – ha impedito all’euro si spingersi ancora più in là, ma tuttavia non ha innescato una sua caduta.
Il biglietto verde perde quota anche contro lo Yen giapponese ( a 105,65), dopo le dichiarazioni del governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda, riguardo alla ripresa incoraggiante dell’economia giapponese, grazie anche alla spinta delle misure di stimolo fiscale e monetario.
