Così come la FED, anche la Banca del Giappone non ha regalato sorprese ai mercati nel suo ultimo meeting. La BoJ ha deciso infatti di mantenere invariata la sua politica monetaria ultra accomodante, con il tasso di interesse negativo dello 0,1%. Ha inoltre confermato la sua politica di acquisti illimitati di titoli di Stato, per garantire che i rendimenti decennali rimangano intorno allo 0%.
La decisione segue la nomina del nuovo primo ministro Yoshihide Suga, che ha annunciato peraltro il suo appoggio al proseguimento dell’attuale politica monetaria della BoJ, volta a stabilizzare i mercati e consentire alle società giapponesi di contrarre prestiti a tassi estremamente bassi.
L’istituto guidato da Haruhiko Kuroda migliora inoltre le sue stime economiche, suggerendo che non è necessaria un’espansione immediata degli stimoli per combattere la pandemia di coronavirus.
“L’economia giapponese ha iniziato a riprendersi, con l’attività economica che mostra una ripresa graduale, sebbene sia restata una situazione grave a causa dell’impatto di Covid-19 a livello nazionale e internazionale”, si legge nel comunicato. Si tratta di un outlook leggermente migliore rispetto a quello di luglio, quando la BOJ aveva affermato che l’economia giapponese versava in uno “stato estremamente grave”.
Sul fronte valutario, lo YEN continua a guadagnare terreno contro le altre principali valute, anche grazie al lieve aumento dell’inflazione nipponica.
L’USDJPY (-1,28% nell’ultima settimana) si è affacciato sotto quota 105, un’area che è stata di supporto per qualche tempo, e che è già stata testata più e più volte. E’ interessante osservare come stiamo testando il 23.6 Fibonacci costruito sul forte movimento discendente di inizio anno (fonte grafica broker ).
Sarà interessante vedere cosa eventualmente accadrà nell’area 104,33, dove abbiamo visto acquisti in passato.
Sul versante opposto va tenuta d’occhio la EMA a 50 giorni, che offre una resistenza. Una rottura potrebbe aprire un movimento verso il livello dell’EMA200.
