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Giappone, la BoJ chiude l’era dei tassi negativi ma l’USDJPY va in rally

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Il cambio tra dollaro e Yen sale sui massimi di un mese e mezzo oltre quota 150

Si era capito già da qualche tempo che l’epoca del costo del denaro negativo in Giappone aveva i giorni contati. E infatti, nel meeting di politica monetaria che si è svolto questo martedì, la Bank of Japan ha alzato il tasso di interesse di riferimento a breve termine da -0,1% allo 0%.
Erano ben otto anni che in Giappone i tassi di interesse erano negativi.

Non è stata comunque una decisione unanime, dal momento che due dei nove membri del consiglio della BoJ hanno votato contro la stretta.

Si tratta del primo aumento dei tassi di interesse dal 2007, resosi necessario poiché l’inflazione ha superato l’obiettivo del 2% della banca centrale e le più grandi aziende del paese hanno concordato di aumentare gli stipendi del 5,28% (il maggiore aumento salariale in oltre tre decenni).


La banca centrale ha inoltre abbandonato il controllo della curva dei rendimenti per i titoli di Stato a 10 anni, e ha interrotto gli acquisti di ETF e fondi comuni di investimento immobiliare giapponesi (J-REIT). Inoltre, la BoJ ridurrà lentamente il ritmo degli acquisti di obbligazioni societarie prima di interromperli completamente tra circa un anno.

Dopo la decisione della Banca del Giappone, lo yen ha perso decisamente quota rispetto al dollaro. Il cambio USDJPY è salito oltre quota 150, arrivando sui massimi di circa un mese e mezzo.
Lo yen si è indebolito perché la mossa restrittiva era già stata scontata dai mercati, che si aspettavano comunque una BoJ più aggressiva. L’USDJPY è salito negli ultimi 12 mesi del 15% circa.

Gli investitori attendono ora la decisione politica della Federal Reserve americana prevista per questa settimana per ulteriori indicazioni.

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