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Giappone, risale l’inflazione e mette pressione alla BoJ. USDJPY si affaccia sotto 150

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Il tasso di inflazione core di Tokyo, un indicatore anticipatore dell’andamento dei prezzi a livello nazionale, ha accelerato su al 2,5% a febbraio

Giornata di dati macro in Giappone, dove i prezzi al consumo tornano a salire e superano il target della Bank of Japan. Questo alimenta la prospettiva che l’istituto centrale possa presto effettuare una stretta monetaria, uscendo così dai tassi di interesse negativi (attualmente sono a -0,1%).

Il tasso di inflazione core di Tokyo, un indicatore anticipatore dell’andamento dei prezzi a livello nazionale che esclude i prezzi dei beni alimentari freschi, ha accelerato su al 2,5% a febbraio dall’1,8% di gennaio ed è tornato al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale.
Anche il dato annuale è aumentato del 2,5%, registrando il valore più alto in quattro mesi, in linea con le aspettative.

Questo report ha dato slancio allo Yen giapponese, che si è affacciato sotto quota 150 per dollaro (), avvicinandosi ai minimi di metà febbraio. Nelle ultime tre settimane il cambio tra Dollaro e Yen ha oscillato in uno stretto range tra 149,8 e 150,9.

Se da un lato aumentano le possibilità che la banca centrale nipponica possa mettere fine alla politica monetaria ultra-allentata, va detto che la scorsa settimana il governatore della BOJ Kazuo Ueda ha affermato che è troppo presto per trarre conclusioni, sottolineando la necessità di esaminare più dati sulle prospettive salariali.

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