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Eurolistini deboli, Milano piatta. Pesano i timori mediorientali e le mosse delle banche centrali

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Parigi -0,18%, il FTSE100 di Londra -0,48%, il DAX di Francoforte -0,3%, Madrid -0,83% e Amsterdam -0,12%

Giornata fiacca per le principali borse europee, con il mercato che teme l’allargarsi della guerra in Medio Oriente mentre il focus si concentra sui tassi di interesse e sulle prossime mosse delle banche centrali.
Domani è previsto l’intervento della presidente della BCE, Christine Lagarde, al Forum di Davos, mentre Eurostat rilascerà i dati definitivi sull’inflazione dell’area Euro.

La Borsa di Milano chiude in lieve rialzo, +0,03%, con l’Indice a quota 30.337 punti.

A Piazza Affari si mette in evidenza Mediobanca (+2,40%), spinta dalla nascita ufficiale di Premier, società specializzata nella gestione di grandi patrimoni.
Bene Ferrari (+1,85%), Saipem (+1,73%) e Generali Assicurazioni (+1,31%, con la promozione di Citi a “buy”).
Si mettono in luce le azioni di Mps +0,87% e Unicredit +0,8%, mentre è in modesto ribasso Intesa, -0,26%.
Le vendite colpiscono Amplifon, che ha terminato le contrattazioni a -3,11%. Male anche Interpump, -1,94% e Moncler, -1,68%.

Anche il resto d’Europa è debole: Parigi -0,18%, il FTSE100 di Londra -0,48%, il di Francoforte -0,3%, Madrid -0,83% e Amsterdam -0,12%.

Wall Street chiude in discesa alla riapertura dopo il giorno festivo di ieri. Lo segna -0,37%, il -0,62% mentre il -0,19%.

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