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Canada, l’inflazione più bassa del previsto fa salire l’USDCAD

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Il report più debole ha rafforzato le aspettative secondo cui la Banca del Canada si asterrà da ulteriori aumenti dei tassi di interesse nella prossima riunione del 25 ottobre

Giornata di nuovo debole per il dollaro canadese, che paga i dati sull’inflazione più freddi del previsto e anche il sussulto del biglietto verde americano dopo i dati sulle vendite al dettaglio US.

L’inflazione complessiva è scesa al 3,8% a settembre, sorprendendo i mercati che prevedevano che la crescita dei prezzi sarebbe rimasta invariata rispetto al mese precedente al 4%. Questo alimenta le speranze di disinflazione, nonostante il rimbalzo dei prezzi dell’energia.
Anche il tasso medio ridotto, attentamente osservato dalla BoC, è sceso più del previsto al 3,7%, eguagliando il minimo di 19 mesi toccato a giugno.

Questi dati più deboli sull’inflazione hanno rafforzato le aspettative secondo cui la Banca del Canada si asterrà da ulteriori aumenti dei tassi di interesse nella prossima riunione del 25 ottobre.
Ne è derivata un po’ di pressione sull’USDCAD, che scambia su 1,364 dopo essere salito però a 1,370. 

Il loonie sconta anche il fatto che i prezzi del petrolio si sono mantenuti al di sotto dei massimi annuali toccati a settembre.
Intanto il rendimento dei titoli di stato canadesi a 10 anni è stato di circa il 4,1%, in calo rispetto al recente massimo di 16 anni del 4,27%, registrato il 3 ottobre.

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