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Cina, dati macro a tinte miste. USDCNH a 7,30

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Prezzi al consumo inaspettatamente stabili, cala il surplus commerciale ma è risultato maggiore del previsto

Dati macro a tinte miste per la Cina. Tra inflazione piatta, prezzi alla produzione in calo e surplus commerciale oltre le previsioni, gli investitori hanno finito per movimentare poco lo Yuan, che resta su quota 7,30 rispetto al dollaro ().

Vediamo i dati. I prezzi al consumo sono rimasti inaspettatamente stabili a settembre, mentre le previsioni erano per un aumento dello 0,2% (dopo il +0,1% nel mese precedente). I prezzi al consumo core, ossia esclusi alimentari ed energetici, sono aumentati dello 0,8% su base annua, allo stesso ritmo dei due mesi precedenti, e sono rimasti al ritmo più veloce da gennaio.
Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% a settembre, rispetto al consensus e al dato di agosto dello 0,3%.

Intanto il surplus commerciale della Cina si è ridotto a 77 miliardi di dollari, ma è risultato maggiore del previsto (70 miliardi di dollari). Esportazioni e importazioni sono entrambe calate allo stesso ritmo, a fronte di una domanda persistentemente debole sia interna che estera.

Come detto, i dati non hanno dato una direzione allo Yuan, che scambia sempre verso 7,30 rispetto al dollaro ().

La valuta cinese attraversa un periodo di debolezza legato alle difficoltà della ripresa economica, che neppure dopo la fine delle rigide misure anti-Covid è riuscita a prendere slancio, e anche per i tagli da parte della PBoC, sempre più impegnata a sostenere la ripresa con misure accomodanti.
La Banca popolare cinese ha dichiarato che “preverrà risolutamente i rischi di overshooting valutario e manterrà lo yuan sostanzialmente stabile a livelli ragionevoli ed equilibrati”.

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