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Cina, le misure del governo sostengono lo Yuan. USDCNH torna su 7,30

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Quest’anno lo Yuan è stato sottoposto a un’enorme pressione a causa della lenta crescita economica in Cina e di una serie di tagli dei tassi di interesse

Le ultime misure adottate dal governo cinese per dare slancio al mercato dei capitali propiziano il rimbalzo dello Yuan sul mercato valutario dopo che la valuta nazionale era scesa sui minimi di diversi mesi rispetto al Dollaro statunitense ().

Nella giornata di domenica l’autorità di regolamentazione finanziaria cinese ha annunciato una revisione del criterio di rischio attribuito alle partecipazioni delle compagnie assicurative nelle Blue chip e i titoli tecnologici. Questa misura incoraggia gli afflussi di capitale verso il mercato azionario cinese.

Allo stesso tempo è positivo il fatto che le banche cinesi abbiano concesso più prestiti del previsto durante il mese di agosto (1,36 trilioni di CNY contro aspettative pari a 1,20 trilioni di CNY). Sono saliti sia i prestiti alle famiglie e quelle alle imprese.

Nel frattempo, i dati pubblicati nel fine settimana hanno mostrato che i prezzi al consumo nel paese sono aumentati meno del previsto in agosto, mentre i prezzi alla produzione sono diminuiti di meno in cinque mesi.

Il cambio è tornato vicino alla soglia di 7,30, rimbalzando dal massimo di circa 1 anno a quota 7,36 toccato nei giorni scorsi.

Quest’anno lo Yuan è stato sottoposto a un’enorme pressione a causa della lenta crescita economica in Cina e di una serie di tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale. La BPoC ha risposto alla debolezza della valuta abbassando il coefficiente di riserva obbligatoria in valuta estera di 200 punti base al 4% a partire dal 15 settembre, la prima riduzione di questo tipo quest’anno.

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