Dopo il passo falso del 1 aprile, la Borsa di Milano torna a guadagnare (+1,75%) muovendosi assieme al resto delle Piazze europee e Wall Street.
La spinta ai mercati azionari è giunta dal rally del petrolio, schizzato verso l’alto dal nuovo possibile accordo OPEC+ (Trump parla di un taglio di 10mln di barili).
Questa svolta sul mercato petrolifero ha superato gli effetti – in questo caso negativi – del balzo delle richieste di disoccupazione negli Stati Uniti, che hanno praticamente doppiato il precedente record storico di una settimana fa.
Piazza Affari è la migliore in Europa. Il ha chiuso a +1,75% a quota 16.834 punti (FTSE Italia All-Share +1,68%, FTSE Italia Mid Cap +1,35%, FTSE Italia STAR +1,58).
Il rush del petrolio ha messo le ali ai titoli del settore oil: Eni è balzata del 6,93%, Saipem dell’8,87%, Tenaris si è fermata a +4,59%. Contrastati i bancari, che negli ultimi giorni hanno vissuti fasi molto delicate. Terza seduta consecutiva in forte rialzo per per Atlantia (+5,92%) sulla scia delle nuova possibilità di rinnovo per la concessione Autostrade. Si risolleva anche Pirelli (+3,50%) dopo il crollo si ieri (-6,34%).
Le altre Borse
Segno positivo anche per le altre borse europee, che però sono più arretrate rispetto a quella milanese. Il a Francoforte segna +0,25%; Parigi +0,33%; Madrid +0,28%; Londra +0,48%.
Intanto l’euforia che si repira sui mercati del petrolio ha spinto anche Wall Street, che gira in positivo nonostante il pessimo dato sulla disoccupazione.
Il ha guadagnato il 2,24% a 21.413 punti, mentre il ha registrato un progresso dell’1,72% a 7.487 punti. Performance migliore per lo (+2,28% a 2.527 punti).