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PETROLIO, l’Arabia convoca un meeting OPEC+: quotazioni Brent e WTI in volo

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La notizia di un nuovo meeting per raggiungere un accordo che stabilizzi il mercato petrolifero ha scatenato i mercati

Il petrolio esce da una fase da incubo con un balzo improvviso e impetuoso di Brent e WTI (circa 20%), per via di una svolta che si è concretizzata nel giro di poche ore.
Il primo segnale importante l’ha dato il presidente Trump, che oltre a convocare i dirigenti dei giganti petroliferi Usa per alcuni colloqui, ha anche detto di aver parlato con i leader di Arabia Saudita e Russia, mostrando ottimismo riguardo un possibile accordo.

La seconda svolta è giunta poche ore dopo, quando l’Arabia Saudita ha indetto una riunione di emergenza dell’OPEC e dei produttori di petrolio non OPEC per raggiungere un accordo che stabilizzi il mercato petrolifero.
L’ultimo tassello l’ha messo di nuovo Trump con un tweet: “Ho appena parlato con il mio amico MBS (Principe ereditario) dell’Arabia Saudita, che ha parlato con il Presidente della Russia Putin. Mi aspetto e spero che ridurranno di circa 10 milioni di barili, e forse molto di più“.

Brent e WTI schizzano con rialzi record

Se dopo l’intervento di Trump il petrolio stava già mostrando forti segnali di crescita, dopo che si è diffusa la notizia riguardo al nuovo meeting tra produttori, le quotazioni hanno cominciato a volare.
Il è salito del 14% a quota 28 dollari, mentre il è schizzato del 20%, ma era giunto anche a guadagnare il 30% affacciandosi oltre quota 27 dollari al barile (fonte grafica broker ), distanziandosi così dai minimi ventennali toccati i giorni scorsi.

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Da alcune settimane il mercato è in crisi profonda, per via del crollo della domanda innescato dal Coronavirus, ma soprattutto per la guerra dei prezzi cominciata da Arabia e Russia, dopo il fallito meeting OPEC+ del mese scorso a Vienna.
L’effetto congiunto di questi due fattori critici ha portato ad una discesa dei prezzi del petrolio del 70% rispetto ai massimi di gennaio.
Sicuramente è presto per parlare di svolta vera e propria, perché anche se vi fosse un nuovo accordo OPEC+, rimarrebbe comunque il grosso problema del calo della domanda innescato dall’epidemia Coronavirus. Ma quello lanciato oggi al mercato rimane comunque un segnale molto importante.

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