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Cina, i dati sul PIL spingono l’USDCNH al rimbalzo sulla EMA50

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Il prodotto interno lordo della Cina è salito del 6,3% nel secondo trimestre, molto meno rispetto al 7,3% previsto dagli analisti

Comincia all’insegna della debolezza la settimana dello Yuan cinese, che viene appesantito dagli ultimi dati riguardanti la crescita economica del paese dei Dragone.
Secondo un report ufficiale diffuso lunedì, il prodotto interno lordo della Cina è salito del 6,3% nel secondo trimestre, molto meno rispetto al 7,3% previsto dagli analisti.

Lo yuan offshore si è così indebolito oltre il 7,17 per dollaro (), ritirandosi dai minimi di un mese.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Gli ultimi report confermano quindi che la ripresa economica cinese, dopo le lunghe difficoltà a causa del Covid, continua a procedere in maniera irregolare. Tra aprile e giugno la seconda economia del mondo ha aggiunto solo lo 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti, che invece erano saliti del 2,2% rispetto all’ultimo periodo del 2022.

Inoltre il tasso di disoccupazione dei giovani cinesi di età compresa tra 16 e 24 anni ha raggiunto un nuovo massimo a giugno, al 21,3%.

Sul fronte valutario lo Yuan ha fermato lo slancio che nelle ultime settimane gli aveva permesso di recuperare diversi punti percentuale.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Il cambio ha trovato un ostacolo sul supporto rappresentato dalla EMA50 a quota 71, dove si trova anche un supporto statico che aveva già agito a giugno e anche sul finire dello scorso anno.

Se l’ riuscirà a superare il test della EMA50, allora la discesa non troverebbe altri grandi ostacoli fino alla soglia psicologica di 7,00 che venne infranta a maggio.
A propiziare questo scenario è soprattutto il momento di debolezza del dollaro USD.

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