Anche la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha annunciato un taglio di emergenza al costo del denaro, segnalando in tal modo la volontà di fornire ulteriori stimoli per contrastare l’impatto economico del coronavirus Covid-19.
La banca centrale neozelandese ha ridotto il tasso di interesse di riferimento di 75 punti base, portandolo allo 0,25%, impegnandosi a lasciarlo lì per almeno i prossimi 12 mesi (ciò significa che non intende rivederli al prossimo meeting del 25 marzo).
La decisione è stata unanime. La banca ha anche dichiarato di essere pronta ad effettuare acquisti su larga scala di titoli di stato, se necessario.
La reazione del kiwi dollar
Dopo la decisione della RBNZ, il dollaro della Nuova Zelanda è precipitato contro i suoi principali partner commerciali.
Il cross NZDUSD continua ad aggirarsi sulla soglia psicologica di 6,00, ed era giunto a toccare anche i minimi dal maggio 2009 verso 0,5990 (poi è risalito). Il supporto immediato per il kiwi è probabilmente visto intorno al livello 0,57 (fonte grafica broker ).
Ma la discesa dalla valuta neozelandese caratterizza anche le altre coppie.
L’NZDJPY è scivolato del 2,9% a 63,63. L’EURNZD è sceso a 1,859. Dopo un breve sussulto a seguito della decisione della RBNZ, il cambio contro il dollaro australiano (AUDNZD) ha invertito la rotta raggiungendo il minimo a 5 anni di 1,012.
L’impatto del Covid sarà forte e duraturo
Le implicazioni economiche negative del virus COVID-19 continuano a crescere giustificando ulteriori stimoli monetari, ha affermato la banca in un comunicato. L’impatto negativo sull’economia della Nuova Zelanda è e continuerà ad essere significativo, secondo la RBNZ.
La domanda di beni e servizi della Nuova Zelanda sarà limitata, così come la produzione interna. La spesa e gli investimenti saranno frenati per un lungo periodo mentre le risposte al virus COVID-19 evolvono.