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Nuova Zelanda, stretta di 50 pb e prospettive più hawkish. NZDUSD in salita

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Il comitato ha preannunciato ulteriori aumenti dei tassi in arrivo, con il picco che probabilmente sarà raggiunto al 5,5%

Nuova stretta di 50 punti base da parte della Reserve Bank of New Zealand, che porta il tasso di interesse al 4,75, sui massimi da gennaio 2009. Si tratta di una decisione in linea con il consenso del mercato.
Il decimo rialzo consecutivo dall’ottobre 2021 porta l’aumento totale a 450 punti base, ossia la stretta più aggressiva dal 1999.

Il consiglio di politica monetaria ha affermato che l’inflazione è ancora troppo alta (tasso annuo del 7,2%), mentre l’occupazione è oltre il suo livello sostenibile e le aspettative di inflazione restano elevate.
Il rialzo dei tassi è dunque stato necessario in modo da essere fiduciosi che ci sia un contenimento della spesa sufficiente per riportare l’inflazione all’interno del suo intervallo obiettivo compreso tra l’1% e il 3% annuo.
Il comitato ha preannunciato ulteriori aumenti dei tassi in arrivo, con il picco che probabilmente sarà raggiunto al 5,5%.

Secondo la RBNZ l’economia neozelandese inizierà a contrarsi nel secondo trimestre del 2023. Ha aggiunto che è troppo presto per valutare con precisione le implicazioni di politica monetaria dei recenti eventi meteorologici gravi, ossia il passaggio del ciclone Gabrielle, che ha provocato diversi morti e danni per miliardi di dollari.
In generale, secondo la RBNZ i prezzi di alcuni beni potrebbero aumentare nelle prossime settimane, dal momento che l’attività economica sarà più debole che in precedenza.

Dopo il meeting della RBNZ, il cambio tra dollaro neozelandese e americano () ha superato quota 0,62, perché aver fissato il nuovo picco dei tassi al 5,5% è un segnale da falco per i mercati.
Tuttavia il kiwi rimane sotto pressione a causa dei forti dati economici statunitensi e dei segnali aggressivi dei funzionari della Federal Reserve, che hanno accennato a un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale maggiore a marzo.

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