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L’OCSE lancia l’allarme crescita. I sussidi spingono giù il dollaro

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Tra le valute principali, soltanto lo yen giapponese non ne riesce ad approfittare

Le condizioni dell’economia globale continuano a preoccupare gli investitori, ma nel complesso oggi non è il dollaro a trarne vantaggio.
L’euro infatti si allontana dalla soglia di 1,05 rispetto al biglietto verde (), penalizzato dagli ultimi dati sui sussidi di disoccupazione.

Il numero di americani che hanno presentato richiesta è aumentato la scorsa settimana, e questo suggerisce che il mercato del lavoro si sta raffreddando a causa delle condizioni finanziarie più rigide. Un dato in controtendenza rispetto ai NFP della scorsa settimana, che offrivano una prospettiva diversa, aggiungendo incertezza riguardo al percorso dei tassi della Federal Reserve.

Dal momento che si risollevano le possibilità che la FED alzi il piede dall’acceleratore, il perde quota e scivola a 104,7.
Tra le valute principali, soltanto lo yen giapponese non ne riesce ad approfittare, il cambio rimane infatti sui livelli di ieri.

Intanto il superindice dell’Ocse, concepito per anticipare di 6-9 mesi le tendenze economiche future, continua ad indicare un “rallentamento della crescita” in gran parte delle grandi economie mondiali, tanto negli USA quanto in Europa.
Anche Christine Lagarde, capo della BCE, ha avvertito che c’è un “ambiente instabile” dovuto a diversi shock come guerra in Ucraina, pandemia e crisi energetica, che “pone rischi notevoli alla stabilità finanziaria in Europa. Rischi accresciuti da prospettive economiche che si indeboliscono“.

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