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ORO più solido grazie alle speranze di rallentamento della Fed

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L’oro si trova adesso in prossimità della resistenza a 1.760 $, prima di dare l’assalto ai recenti massimi oltre 1780

Le possibilità sempre più concrete che la Federal Reserve rallenti il ritmo delle strette di politica monetaria ha consentito all’oro di chiudere la settimana in rialzo, portandosi sui $ 1.750 l’oncia.
Il metallo prezioso è avanzato di oltre 100 dollari durante il mese di novembre.

Gli ultimi verbali della Fed hanno mostrato che una sostanziale maggioranza dei politici statunitensi ha sostenuto un ritmo più lento degli aumenti dei tassi di interesse nei prossimi mesi, così da valutare l’impatto degli inasprimenti (6 rialzi consecutivi dei tassi) sull’economia.
I mercati scommettono che la Fed modererà l’entità degli aumenti dei tassi a 50 punti base a dicembre.

L’ è molto sensibile alle prospettive dei tassi, in quanto se sono più elevati aumentano il costo opportunità di detenere lingotti senza rendimento, intaccando il suo fascino.

Il gold metal inoltre è inversamente correlato al dollaro, che in questi ultimi giorni ha continuato a vivere una fase fiacca.
Non ultimo, gli investitori hanno anche appreso con ansia il nuovo aumento dei casi Covid-19 in Cina, che ha penalizzato l’investimento “a rischio”, riportando invece in auge l’oro.

L’ si trova adesso in prossimità della resistenza a 1.760 $, prima di dare l’assalto ai recenti massimi oltre 1780.

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