C’è un metallo prezioso che sta facendo la gioia degli investitori. Si tratta del palladio, che veleggia saldamente oltre quota 1,800. Il è considerato oggi il più pregiato dei quattro metalli preziosi principali, con una rarità che ha portato i prezzi a un livello record. Nell’ultimo anno ha guadagnato circa il 40%, mentre nell’ultimo quinquennio è cresciuto del 120%.
Quadro tecnico rialzista
Effettivamente il palladio è l’unico metallo che si sta muovendo decisamente verso l’alto, spesso in controtendenza non solo rispetto all’oro ma anche ai metalli industriali.
In un recente articolo avevamo avuto modo di sottolineare come una divergenza prezzi-RSI – sul finire di ottobre – fosse un segnale da non sottovalutare. E in effetti – come possiamo vedere sulla webtrader – subito dopo si è innescato un ribasso. Ma superata questa fase, la spinta dei Tori si è nuovamente accresciuta.
Attualmente il quadro tecnico mostra un’accelerazione al rialzo, con target individuato a 1856,5, preludio al successivo assalto alla quota psicologica di 1900.
Gli analisti inoltre prevedono che il dovrebbe raggiungere il prezzo di 2.000 prima dell’oro. Questo potrebbe accadere nell’ultimo trimestre del prossimo anno, ma date le normali volatilità potrebbe anche spingersi verso 2.100-2.150. “Non saremmo scioccati se ciò accadesse”, dicono gli analisti.
Il driver del mercato
Il è una componente chiave dei dispositivi di controllo dell’inquinamento per auto e camion, ma viene utilizzato anche in elettronica, odontoiatria e gioielleria. Essendo il palladio un sottoprodotto dell’estrazione del platino o del nichel, l’offerta non riesce a rispondere alla crescente domanda (sono 8 anni che va così), e questo genera una pressione rialzista sui prezzi. Cosa che potrebbe confermarsi anche nel prossimo futuro, almeno finché l’elettrificazione delle automobili non procederà a ritmo più sostenuto.
