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ORO in range dopo la caduta. Il Gold ancora non sfonda i 1700

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Gli investitori gli preferiscono il dollaro come riserva di valore in questo contesto di crescente incertezza economica

Nonostante la prospettiva di banche centrali ancora aggressive, il prezzo dell’ sembra essersi stabilizzato attorno alla soglia dei 1670 dollari l’oncia.
Il gold metal continua infatti a muoversi lateralmente, come accaduto per la maggior parte di questa settimana (dopo lo scivolone di quella scorsa).

Dopo aver toccato il minimo di 2 anni e mezzo alla fine di settembre, l’ sembra quindi respirare un poco di ossigeno, e si tratta di una notizia positiva per i “tori” del mercato, dal momento che lo scenario non è dei migliori
Sono infatti sempre più lontani i tempi del picco di 2050 dollari, raggiunti dopo l’invasione della Russia in Ucraina.

Il rapporto sull’inflazione statunitense è stato peggiore delle aspettative, rafforzando le scommesse su un altro rialzo di 75pb del tasso della Federal Reserve il mese prossimo.
Inoltre ad inizio settimana, molti policy makers statunitensi hanno ribadito la necessità di portare i tassi a livelli restrittivi e mantenerli lì fino a quando l’inflazione non si sarà ritirata.

In teoria l’inflazione dovrebbe dare slancio all’, ma l’aggressività delle banche centrali lo penalizza e gli investitori gli preferiscono il dollaro come riserva di valore in questo contesto di crescente incertezza economica.

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