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Bank of Japan, tassi fermi a -0,1%. Lo Yen continua a indebolirsi

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La BoJ continua quindi ad essere molto divergente rispetto alle altre grandi banche centrali

Le mosse aggressive della Federal Reserve non scuotono la Banca del Giappone (BoJ), che si attiene ancora a una politica monetaria allentata. La banca centrale giapponese ha infatti lasciato ancora una volta i tassi di interesse a breve termine a -0,1%, confermando l’obiettivo di rendimento del titolo di Stato a 10 anni intorno allo zero.

Nonostante la debolezza dello yen, la BoJ continua quindi ad essere molto divergente rispetto alle altre grandi banche centrali (ricordiamo che ieri la FED ha alzato i tassi di 75 pb).

Va precisato che l’inflazione in Giappone ha raggiunto il 3% ad agosto, e sebbene sia superiore all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, non è certo ai livelli esorbitanti di Stati Uniti ed Europa.
Tuttavia la recente debolezza dello yen ha spinto al rialzo i prezzi all’importazione, poiché il Giappone dipende in gran parte dalle importazioni di cibo ed energia.

La divergenza di politica monetaria però aumenta la pressione al ribasso sullo yen, che è sceso a un nuovo minimo da 24 anni (USDJPY) dopo l’annuncio della BoJ.
I funzionari giapponesi hanno intensificato i loro interventi verbali sulla svalutazione dello Yen, e non si escludono misure forti per fermare la caduta dello yen, compreso l’intervento del governo per vendere dollari e acquistare yen.
Tuttavia, il governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato di non vedere la stretta monetaria come un mezzo appropriato per stabilizzare la valuta.

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