Comincia malissimo la settimana delle borse europee, dove prevalgono le vendite. I timori legati alla stretta sulle forniture di gas innescano un clima cupo, perché fa sentire la recessione sempre più vicina.
Inoltre si teme che la FED possa continuare ad essere molto aggressiva sul fronte dei tassi.
Pioggia di vendite sul listino milanese, dive l’indice termina con una flessione dell’1,64% a 22.165 punti.
Pochi i titoli che si sono mossi in controtendenza. Tra questi Recordati (+1,66%), ENI (+1,61%), Snam (+1,34%) e Terna (+1,11%).
In particolare, Eni beneficia dell’annuncio in mattinata della scoperta di un giacimento di gas al largo di Cipro.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Saipem, che ha archiviato la seduta a -6,04%.
Tra le peggiori anche Stellantis (-4,1%), Tim (-4,3%) e UniCredit (-3,3%).
Tra gli indici di Eurolandia va giù Francoforte, dove il cala del 2,32%. Sottotono Londra, -0,22%, male Parigi, che perde l’1,80%.
Giornata nera per la Borsa di New York. Lo segna -2,14%, il -1,91% mentre il -2,55%.
