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Australia, la RBA alza i tassi ma smorza l’aggressività futura. AUD in calo

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Terza stretta da 50 pb, adesso il costo del denaro è all’1,85%, un livello che non si vedeva da aprile 2016

Per la terza volta consecutiva, la Reserve Bank of Australia (RBA) ha alzato i tassi di interesse di riferimento di 50 punti base. L’istituto aveva fatto lo stesso già a giugno e luglio, mentre a maggio aveva aumentato i tassi di 25 punti base.
Il costo del denaro sale adesso all’1,85%, un livello che non si vedeva da aprile 2016.

La decisione della RBA e le conseguenze sull’AUD

Il consiglio ha affermato che gli aumenti dei tassi negli ultimi mesi sono stati necessari per abbassare l’inflazione e per creare una domanda e un’offerta più sostenibili. La RBA aggiunge che potrebbe intraprendere ulteriori inasprimenti, ma le dimensioni e i tempi saranno guidati dai dati in arrivo.
Ciò contrasta con le sue precedenti osservazioni, secondo cui la banca centrale era intenzionata a portare i tassi di interesse a un livello ‘neutrale‘ di almeno il 2,5%.

Proprio questo cambio di marcia ha penalizzato il dollaro australiano. Dopo il meeting della RBA infatti, il cambio si è indebolito verso $ 0,695, ritirandosi dai massimi di sei settimane toccati oltre quota 7,00.

Previsioni economiche RBA

Secondo la banca centrale, l’inflazione dovrebbe raggiungere il picco verso la fine di quest’anno, attestandosi attorno al 7,75% nel corso dell’intero 2022, per poi oscillare lievemente al di sopra del 4% nel corso del 2023.

Le previsioni dell’RBA sull’economia vedono performance solide nel corso di quest’anno, ma le prospettive globali rimangono offuscate dalla guerra in Ucraina, dai suoi effetti sui prezzi dell’energia e delle materie prime e dalle misure anti-COVID della Cina.
Per questo la previsione di crescita è scesa al 3,25% quest’anno, inferiore al 4,2% nelle previsioni precedenti.

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