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Dollaro NZD in calo dopo il meeting (senza sorprese) della RBNZ

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L'istituto centrale ha confermato i tassi di interesse al minimo storico, ma ha tenuto aperta la porta a nuovi stimoli monetari

Nessuna sorpresa dalla Nuova Zelanda, dove la RBNZ ha deciso di lasciare i tassi di interesse sui minimi storici dell’1,00%, dopo aver effettuato un taglio di 50 punti base in agosto (e di 25 punti base in maggio).

RBNZ meno accomodante di prima

Secondo il Monetary Policy Committee, gli ultimi dati economici non giustificavano un cambiamento significativo delle prospettive di politica monetaria. L’istituto conferma che i tassi di interesse globali a lungo termine rimangono vicini ai livelli storicamente bassi, e aggiunge che i mercati possono aspettarsi che i tassi di interesse della Nuova Zelanda rimangano “bassi ancora a lungo”.

Tuttavia, la Rbnz non ha escluso del tutto la possibilità di ulteriori stimoli fiscali e monetari, finalizzati a supportare un’economia che si trova a dover affrontare l’intensificazione del commercio globale – che potrebbe elevare ancora i rischi di una recessione globale – e le pressioni della domanda.
Attualmente i mercati scontano, con una probabilità del 66%, un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Banca centrale nel mese di novembre.

Dollaro Kiwi in altalena

Sul fronte valutario, la decisione della RBNZ ha inizialmente rinforzato il dollaro kiwi. La coppia NZDUSD è infatti balzata a un nuovo massimo settimanale di 0,6350, ma poi non è riuscita poi a preservare i guadagni, come vediamo sulla piattaforma del broker .

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L’impatto positivo degli annunci dell’istituto centrale neozelandese infatti è svanito rapidamente, poiché gli esperti non vedono abbastanza prove di un’economia più forte.
Va anche detto che l’USD si è ripreso in questa giornata, dopo essere finito sotto pressione sulle notizie di un possibile impeachment contro il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

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