Chiudono in calo le principali Borse europee, gelati dall’inflazione record della Gran Bretagna (ai massimi di circa 40 anni) e dalle parole di Powell sulla possibile aggressività della FED.
Intanto restano in primo piano le preoccupazioni per l’andamento dell’inflazione anche in UE e la guerra in Ucraina.
Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, dove il che accusa una flessione dello 0,89% a 24.085 punti.
Tra le migliori di Piazza Affari spicca Iveco Group, con un progresso del 2,34%.
Bene anche Unicredit, +2,05% dopo le indiscrezioni su un rinnovato interesse per la tedesca Commerzbank.
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Saipem, che ha terminato le contrattazioni a -5,13% all’indomani del via libera dei soci all’aumento di capitale da 2 miliardi entro l’anno.
Seduta negativa per Amplifon, che scende del 5,13%. Sotto pressione Nexi, -4,13% e Moncler, -3,47%.
Intanto Tim (-3%) si avvicina alla firma con Cdp del protocollo sulla rete unica.
Nello scenario borsistico europeo, vendite su Francoforte, -1,26%, male anche Londra, -1,07%; e Parigi, -1,20%.
Nuova frenata di Wall Street.Lo segna -4,04%, il -3,57% mentre il -4,73%.
