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Borse in picchiata, la guerra travolge i listini

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Tra i listini europei ci sono solo pesanti segni rossi. Francoforte registra un ribasso del 3,96%. Londra lascia sul tappeto il 3,88%

Giornata nera per le Borse, che si svegliano con i timori che diventano realtà: la Russia ha invaso l’Ucraina. Gli investitori, che fino all’ultimo avevano sperato in una soluzione diplomatica della crisi, scappano via dal mercato e si tuffano nei beni rifugio.
Gli indici europei tornano così ai livelli della primavera 2021, mentre esplodono i prezzi energetici.

Alla Borsa italiana, il che “brucia” circa 25 miliardi di capitalizzazione e lascia sul terreno il 4,15%.

A Milano si salvano pochissimi titoli, come il gruppo della difesa Leonardo (+4,3%) che è tra subappaltatori della maxi-commessa Eurodrone, DiaSorin (+2,47%), Amplifon (+1,97%). Avanzano anche Saipem dopo i conti (+1,9%) e Campari (+1,8%).

I più forti ribassi si sono verificati su Unicredit, che ha archiviato la seduta a -13,49%. L’istituto è tra i più esposti verso Mosca.
Pesante Pirelli, che segna una discesa di ben 10,4%.
Calo deciso per Banca Generali, che segna un -8,63%.
Seduta negativa per Banca Mediolanum, che scende dell’8,50%.

Tra i listini europei ci sono solo pesanti segni rossi. Francoforte registra un ribasso del 3,96%, Londra lascia sul tappeto il 3,88%. Anche Parigi affonda, -3,83%.

Wall Street parte in netto ribasso, poi inverte la rotta dopo le parole di Biden. Lo segna +1,50%, il +2,28% mentre il +3,34%.

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