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TIME FRAME TRADING, qual è il MIGLIORE per un trader online?

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La scelta del timeframe è una delle più importanti perché determina l'intera operatività di un trader. Ecco come evitare errori

Una delle decisioni più delicate per un trader è scegliere qual è il migliore TIME FRAME trading per fare investimenti online.
In sostanza è la scelta se operare a BREVISSIMO TERMINE, a BREVE TERMINE, a MEDIO TERMINE oppure a LUNGO TERMINE.

Sembra una cosa di poco conto, ma in realtà ha grosse implicazioni su tutte le operazioni che faranno.
Per questo cercheremo di analizzare l’argomento, chiarendo alcuni aspetti per farti prendere le decisioni più giuste.

Il concetto di Timeframe trading

La prima cosa che dobbiamo chiarire riguarda il significato di timeframe trading.
Tecnicamente si può definire come l’intervallo minimo di osservazione dei prezzi, ma detto in termini più pratici è semplicemente il tempo durante il quale si forma una singola candela/barra sul grafico.

Te lo mostriamo aiutandoci con una immagine tratta da una famosa piattaforma…

best-time-frame-trading-1
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Teoricamente non esistono limiti: un timeframe potrebbe essere fissato a 1 solo secondo, così come potrebbe essere fissato a un anno e più.
Tuttavia, in questi due casi estremi non ci sarebbero alcuna utilità pratica, visto che il primo è troppo breve mentre l’altro è troppo lungo.

Proprio quest’ultima banale affermazione ci serve a introdurre il primo principio chiave nella scelta del time frame ideale: DEVE ESSERCI UTILE.

Non è un caso che su tutte le migliori piattaforme di trading online vengono evidenziati solo alcuni timeframe, ovvero quelli che si sono dimostrati più utili a diversi stili di trading: 1 minuto, 5, 15, 30 oppure 1 ora, 4 ore, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese.

Puoi vederlo concretamente sulla nostra piattaforma di investimento.

timeframe-1.jpg
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Un time frame di lungo periodo serve sempre

Prima di andare avanti, dobbiamo metterti in evidenza una CONSIDERAZIONE IMPORTANTE…
A prescindere dal proprio time frame ideale, ogni trader DEVE sempre e comunque fare un’analisi di lungo periodo sull’asset che vuole negoziare.

Questo significa che anche se fai operazioni a brevissima scadenza, devi comunque tenere aperto un altro grafico per monitorare l’andamento dell’asset nel lungo periodo.
Di questo abbiamo parlato in un altro approfondimento, ossia la guida al trading intraday.

Inoltre occorre segnare sempre i livelli principali di supporto e resistenza su orizzonti ampi, per poi passare verso il periodo operativo più breve che si sposa meglio con il nostro stile di trading.
Considerare le nostre analisi su più frame temporali inoltre rende i segnali più affidabili, aumentandone la probabilità di efficacia.

La coerenza tra strategia e time frame trading

Possiamo dire che il periodo temporale di riferimento è uno degli elementi costitutivi di una buona strategia di trading. Ci deve essere coerenza tra il modo in cui operiamo e l’intervallo di tempo che consideriamo sui grafici.

Per esempio, se decidiamo di adottare la tecnica dello scalping (ossia tante operazioni ciascuna con piccoli guadagni potenziali) non potremo certo utilizzare grafici con time frame trading settimanale, perché non sarebbe coerente con il nostro stile di trading.

Allo stesso modo, non sarebbe logico neppure fare trading di medio-lungo termine, guardando però dei grafici a 5 minuti.
Il migliore time frame trading quindi dipende dalle esigenze specifiche e dallo stile di ogni investitore.


Più breve = più difficile

Di base possiamo affermare che LA DIFFICOLTA’ AUMENTA CON IL DIMINUIRE DEL TIMEFRAME.
Questo accade anzitutto per un motivo tecnico: un indicatore tecnico applicato a un grafico di 5 minuti oscillerà sei volte più velocemente (e quindi in modo molto meno prevedibile) rispetto allo stesso indicatore applicato a un grafico di 30 minuti, e oscillerà 264 volte più velocemente rispetto allo stesso indicatore applicato a un grafico di 1 giorno.

Guardiamo ad esempio questa immagine…

best-time-frame-trading-1
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

A sinistra abbiamo l’andamento dei prezzi e di un indicatore su timeframe 5 minuti, mentre a destra abbiamo i prezzi dello stesso asset con lo stesso indicatore, rappresentato però un un grafico a 30 minuti.
Come si vede chiaramente nell’esempio, sul timeframe trading più breve l’indicatore ha un andamento molto più oscillante e frenetico.

Questo significa che produrrà molti “falsi segnali”, con l’ulteriore problema che essendo trading di breve periodo, si ha anche meno tempo per valutarli uno ad uno.

Per questo il trading a breve termine è appannaggio solo di chi è abile nello gestire più grafici contemporaneamente e sa controllare bene le pressioni emotive.
Chi invece è più riflessivo e prima di prendere una decisione ha bisogno di più conferme, magari anche perché adotta delle strategie molto complesse, è più portato a scegliere time frame trading più ampi (la maggior parte delle volte il “daily”, ossia quelli giornalieri).


L’errore da non commettere…

Per quanto abbiamo detto finora è chiaro che è sbagliato credere (come fanno molti trader alle prime armi) che il profitto si crei solo operando tanto e in tempi brevi. Errore!
Ci sono perfino investitori di buona esperienza che credono che se fanno profitti su un timeframe medio, potranno farne di più su timeframe più brevi. Altro errore!
Ognuno ha le sue attitudini, ognuno ha le sue abilità.

La cosa migliore da fare è cercare la propria strada attraverso delle prove sul campo, magari sfruttando i CONTI DEMO e prendendosi il tempo necessario per comprendere quale sia l’abbinamento migliore tra la propria personalità/capacità e il timeframe da adottare.
Questo tenendo conto anche del fatto che passare da un timeframe a un altro molte volte disorienta il trader, che spesso non riesce ad adeguarsi a questa regolazione da subito e con successo. Occorre tempo.


L’utilità enorme dei time frame brevi

Un’ultima precisazione è doverosa, perché ci rendiamo conto che dal discorso fatto finora sembra che quasi sconsigliamo i timeframe brevi.
No, niente affatto.
Anzi i time frame brevi sono utilissimi (se non essenziali) per definire i punti di ingresso e uscita dal mercato.

Se ad esempio si fanno trade su un orizzonte temporale di 30 minuti, è possibile consultare un grafico di 10 minuti per ottenere i migliori punti di ingresso e di uscita.
Di solito il rapporto che si segue in questi casi è di 3/1 o 5/1, ovvero si passa a un intervallo almeno tre o cinque volte più piccolo per definire al meglio i punti di entrata e uscita dal mercato, o quanto meno per avere maggiori indicazioni sul momento in cui farlo.
Buon trading!

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